di Giancarlo Zampini
dicembre 2011
Dicembre vuol dire Natale, ricorre la nascita di Gesù e la fine del 2011, ancora un anno che si mette da parte insieme a qualche capello bianco, almeno nel caso di chi scrive. Ma dicembre è anche tempo di bilancio e quest’anno è davvero magro come non mai. Riproponendo alcune considerazioni fatte negli appunti di redazione del dicembre dello scorso anno, potete verificare che non abbiamo fatto nessun passo avanti.
Così scrivevamo: “A piangere più di tutti sono ancora le famiglie e le piccole aziende del distretto quarratino. Un vecchio detto ricorda che al peggio non c’è mai fine, sembra davvero che l’economia quarratina abbia preso questa strada, almeno per quanto riguarda il settore del mobile imbottito”. Aggiungiamo quest’anno: “Piangono anche i tanti commercianti del settore arredamento, quelli con le mostre di mobili lungo lo storico Viale Montalbano. Nel corso del 2011 a chiudere i battenti sono stati in più d’uno, lontane le domeniche di quando si contavano a migliaia i visitatori che arrivavano a Quarrata per acquistare mobili. Oggi, viale Montalbano ha perso molto della sua identità, così come Quarrata la nomea di “Città del Mobile”.
Fortuna che questa rivista entra nelle famiglie dei quarratini e raramente finisce fuori città per cui le considerazioni negative che non possiamo fare a meno di riportare, rimangono fra noi. Purtroppo non si vedono all’orizzonte spiragli di luce, il buio è totale, i quarratini si sono impoveriti di gran lunga più di altri italiani e nessuno garantisce lo stipendio a artigiani e commercianti, nè loro ai propri dipendenti… se li hanno ancora. Immaginate cosa significhi poco lavoro, costi fissi come affitti e contributi, arrivare in fondo al mese, tante scadenze, poca liquidità. Ci sono le banche, quelle del territorio si sono comportate meglio di altre, ma le più, hanno stretto i cordoni della borsa, poco credito.
Quarrata non è Roma che conta un milione di dipendenti pubblici, tutta gente che la crisi l’ha vista da lontano, vissuta per il rincaro di alcuni prodotti, ma in fondo al mese la busta paga è sempre stata… ed è una certezza. La crisi di Quarrata è sottovalutata, fra i comuni della provincia di Pistoia è certamente quello che sta peggio; i dati della produzione del mobile, diffusi dalla Camera di Commercio, fanno rabbrividire: sono mesi, meglio dire qualche anno, che si perde un 15% di fatturato ogni trimestre e nel settore commerciale le cose non vanno meglio.
Scusate per l’argomento poco gioioso che abbiamo affrontato, le feste dovrebbero portare sogni e sorrisi, ma questa è la realtà; siccome entriamo nelle case della famiglie non possiamo raccontare bugie.
Allora “Buon Natale”, se avete la possibilità fate un’opera buona, se vi guardate intorno avrete l’imbarazzo della scelta, i bisogni sono davvero tanti.