di Giacomo Bini
settembre 2015
Migliaia di libri e di film in dvd girano ogni giorno per le strade della nostra provincia nei furgoni dei corrieri che fanno la spola tra una biblioteca comunale e l’altra. E’ un vortice di cultura e di sapere che porta il libro o il film nella biblioteca più vicina a chi lo ha richiesto, magari con un semplice clic sul mouse del computer.
Mentre si parla tanto di unione dei Comuni, le 33 biblioteche della nostra provincia hanno già realizzato da qualche anno una rete che le ha trasformate in un’unica grande biblioteca. Il sistema Redop, cioè “Rete documentaria pistoiese”, è un esempio di come si debbano unificare e digitalizzare i servizi non con l’unico intento di risparmiare, anche se poi il risparmio è un effetto indiretto, ma con lo scopo di facilitare la vita dei cittadini. E così anche la più piccola delle biblioteche diventa un punto di prelievo da cui attingere nel vastissimo catalogo della rete. Ciascuna biblioteca esporta libri e li importa, riceve per due volte alla settimana il corriere che scarica un cassone, quello dei libri in arrivo da fuori, e ne carica un altro, quello dei volumi in partenza.
Alla biblioteca San Giorgio di Pistoia c’è il centro di smistamento dove giungono tutti i libri in partenza e tutti quelli in arrivo. E’ un moto perpetuo, un flusso continuo in cui è il libro ad avvicinarsi a te anziché tu a cercare il libro. Il catalogo è unico, consultabile on line e si può fare la prenotazione da casa. Anche se il libro è in prestito, ci si può mettere in coda, per avere la priorità sul prestito successivo. La tessera di iscrizione è in rete, così come il regolamento. E se un utente ritarda o sgarra nella restituzione del volume ad una biblioteca, non può fare prestiti neanche nelle altre. Non ci sono più libri di questa o quella biblioteca, ma libri di tutti. Anche gli acquisti si fanno di rete, almeno in parte, perché resta una porzione di finanziamento compiuta dal singolo comune. Ci sono anche iniziative di promozione della lettura, di informazione sui libri e ultimamente di formazione, per esempio all’uso del computer e dei mezzi informatici.
Tra le biblioteche dei diversi Comuni, si sviluppa una collaborazione e una continua circolazione di idee e proposte, attraverso riunioni periodiche o anche tramite i contatti per posta elettronica. Si crea così anche una reciproca solidarietà, come è avvenuto quando la biblioteca di Agliana ha dovuto lasciare la sede del Capitini e la responsabile della rete Redop, Maria Stella Rasetti, è intervenuta per rivendicare l’importanza di quella biblioteca ed esortare gli amministratori a trovare rapidamente una soluzione al problema della sede.
Quando le amministrazioni locali fanno qualcosa di buono, come la rete documentaria pistoiese, è giusto sottolinearlo e se qualcuno non avesse ancora provato a frequentare la “piazza Redop” si accomodi e non rimarrà deluso.
