di David Colzi. Ph: Foto Olympia
giugno 2014
Aurora Vignozzi ed Elisa Lionti sono due ragazze di 15 e 32 anni che si dividono fra i loro impegni e la passione sportiva: fin qui niente di strano, se non fosse che giocano a rugby. Entrambe ruotano attorno alla giovane polisportiva pratese “Allupins”, che rappresenta la realtà più vicina a noi per quel che riguarda questo sport declinato al femminile. La squadra di Prato gioca con una formazione a 7, all’interno di metà campo regolamentare, quindi è un po’ diverso da quello a 15 maschile. «C’è più contatto fisico nel rugby femminile a 7» precisa Elisa… e visti i lividi non ne dubitiamo. Parlando con Aurora scopriamo che è stato il babbo Enrico, appassionato e praticante di questo sport, ad introdurla nel mondo della palla ovale, all’età di 9 anni e mezzo. «Ho iniziato nell’under 12, dove giocano maschi e femmine insieme,» dice Aurora «perché solo dall’under 14 in poi iniziano le divisioni tra ragazzi e ragazze.» Oggi è nell’under 16 e gioca nelle “Red Panthers Benetton” di Treviso, perché le “Allupins” non hanno ancora un vivaio abbastanza ampio e consolidato per formare una squadra di giovanissime, sebbene le adesioni rosa a questo sport stiano aumentando sensibilmente; basti pensare che solo quest’anno sono nate 9 squadre Seniores in Toscana, tra cui una all’isola d’Elba. La giovane Aurora si allena quindi con le sue colleghe a Iolo nel campo dei celebri “Cavalieri” di Prato, ma la domenica sale al nord per disputare le partite. Da segnalare che nel mese scorso, le “Pantere di Treviso” sono diventate per il secondo anno consecutivo Campionesse d’Italia nella loro categoria.
Elisa invece gioca con i colori delle “Allupins” (attuali Campionesse regionali), nella categoria Seniores, che comprende rugbiste dai 20 ai 38 anni. Curioso il fatto che dentro la squadra ci siano anche 3 mamme: Sara, Carlotta e Angelina. A differenza di Aurora, Elisa è più minuta, ma ci rassicura che non è importante essere dei giganti per praticare questo sport: «Il rugby è per tutti, basta non aver paura del contatto e usare la testa… che non deve essere solo dura, ma deve soprattutto funzionare». Lei è fidanzata con Filippo il quale è molto contento di vedere la sua ragazza con la divisa delle “Allupins”, di cui è il primo fan; dello stesso parere è il fratello Simone.
Nonostante tutte queste belle premesse, resta intatta una domanda: ma cosa ci trovano 2 ragazze in uno sport così duro? «La squadra ti dà un senso di appartenenza» dice Aurora «e diventa una seconda famiglia, dove si lotta tutte insieme per raggiungere un obiettivo.» «La prima cosa che mi ha insegnato questo sport» aggiunge Elisa «è portare rispetto all’avversario, e questo è un bell’insegnamento di vita. Mentre uno dei principi fondamentali del rugby è quello di proteggere il proprio compagno, e anche questo è molto bello.» Lodevole è il fatto che la polisportiva “Allupins” si autofinanzi con cene a tema fatte dalle ragazze, o con i famosi calendari (quest’anno siamo alla terza edizione). Quindi tutti contenti? Diciamo di sì, anche se le loro mamme sono un po’ preoccupate, almeno nel saperle in campo. Comunque, ci fanno sapere Elisa e Aurora, sono contente quando vedono che le rispettive figlie raggiungono ottimi risultati con le squadre, oppure quando vengono rammentate in articoli di giornali. Quindi, anche stavolta, avranno soddisfazione!
Per la realizzazione del servizio fotografico, si ringrazia il Rugby Club “I Cavalieri” che ci ha messo a disposizione le proprie strutture.
