di David Colzi
marzo 2024
«Non dimenticate mai di essere stati bambini». Con questa frase, i Banana Split concludono ogni loro concerto, e noi non lo abbiamo scordato, così come non ci siamo dimenticati di questa Cartoon Cover Band nata a Quarrata nel 2004. Infatti a quindici anni esatti dal primo articolo dedicato a loro, abbiamo deciso di incontrarli di nuovo, anche perché c’è un evento da festeggiare: i primi vent’anni di carriera. Ora, non possiamo ripetere tutta la storia, quindi vi invitiamo a rileggerla sul nostro sito noidiqua.it. Comunque sulla loro genesi, Fabio Dolfi e Jonathan Cencini, i due cofondatori, rivelano sorridendo: «Quando creammo la cover band di cartoni animati, ci sembrò di aver trovato la madre di tutte le idee geniali… Invece c’erano già gruppi famosi e apprezzatissimi in Italia, come “Gli amici di Roland” o i “Cialtroni animati”, che poi sono divenuti un modello per noi».
Quando ci siamo incontrati la prima volta nel 2009, ritenevate un successo riempire un locale con 400 persone: oggi mi pare che la situazione sia un po’ cambiata…
«In effetti, negli ultimi anni abbiamo fatto diversi concerti superando anche i 3000 spettatori» dice Fabio. «Il nostro è stato un percorso lungo, nel quale abbiamo sempre cercato di migliorare tecnicamente. Va detto che quando abbiamo iniziato eravamo solo un gruppo di amici che volevano suonare assieme tanto per divertirsi».
Di successo in successo, la band nel tempo ha girato un po’ tutta l’Italia, e anche il tour estivo 2024 oramai alle porte, avrà la maggior parte delle date fuori dalla Toscana.
Oggi il gruppo è composto da: Fabio Dolfi e Carlotta Materassi alla voce, Francesco “Il Marino” Marini e Marco “Lillo” Melillo alle chitarre, Matteo “Mattel” Meucci al basso, Federico “Pacio” Pacini alla tastiera e Filippo “Terremoto” Stasi alla batteria. In occasioni speciali, ritorna sul palco anche Jonathan Cencini, come terzo cantante. Una delle cose che i ragazzi tengono a ribadire è che i Banana Split, più che un gruppo, sono un vero e proprio collettivo, perché tanti sono i musicisti che sono passati in questa famiglia, alcuni dei quali hanno dato il loro contributo a band nazionali. Su tutti si pensi al tastierista Federico Pacini, che suona anche nella “Bandabardò”; oppure Marco Sgaramella, attualmente chitarrista dei “Piqued Jacks”, una band pistoiese che sta girando il mondo, riscuotendo molti successi e arrivando addirittura a rappresentare San Marino, nell’edizione 2023 dell’Eurovision Song Contest. «Se mettessimo insieme tutti coloro che sono entrati nei “Banani”, potremmo creare a Quarrata una nuova frazione» ironizza Fabio. A proposito di reunion, il 22 marzo appena passato, hanno festeggiato i loro vent’anni di band, con un meraviglioso concerto a Santomato Live, ricco di ospiti, vecchi amici e sorprese per i loro fan.
D’altronde la dinamicità è una prerogativa di questa cover band che nel tempo si è sempre rinnovata, proponendo persino eventi unici, come il “Banana Circus” nell’ottobre 2016. Si trattò di uno spettacolo multidisciplinare, tenutosi al Lucca Comics, che portò sul palco ben 85 elementi, fra ballerini, artisti di strada, acrobati, attori e un coro di 50 bambini. «Più che uno spettacolo è stata una vera e propria produzione, alla cui regia c’eravamo io e Fabio» ricorda Jonathan. «Fu un evento creato appositamente nel cinquantennale del Lucca Comics e io lo ricordo come un lavoro impegnativo ma gratificante. L’effetto finale fu davvero meraviglioso e ricevemmo complimenti da diversi professionisti che non riuscivano a credere che il tutto fosse stato ideato e coordinato da noi». Non stupisce dunque che la band sia tra gli ospiti fissi più apprezzati del Lucca Comics, avendo collezionato dal 2010 ben sette partecipazioni, e nel 2023 ci sarebbe stata l’ottava se non fosse arrivata l’alluvione di novembre. Un altro evento che ricordano con piacere è l’iniziativa “Un cuore per il Meyer”, che portò a donare all’ospedale pediatrico ben sedicimila euro (anche in questo caso i dettagli li potere leggere su noidiqua.it)
Fra le numerose soddisfazioni, la band rammenta tutti quei live che le ha permesso di condividere il palcoscenico (anche più volte!) con artisti nazionali, come: Giorgio Vanni, Cristina d’Avena, Douglas Meakin dei Superobots, i Cavalieri del Re e Andrea Agresti de Le Iene. «Lavorare con artisti di quel calibro» dice Carlotta, «ti permette di migliorare tanto come musicista, proprio come fa uno sportivo quando sale di categoria».
All’inizio cantavate le canzoni degli anni ’70/’80, mentre oggi sono inserite nel vostro repertorio sigle recentissime. Come fate a mantenervi aggiornati e soprattutto, a tenere alta l’emozione dal vivo?
«Ci riusciamo perché l’età dei componenti della band è eterogenea» prosegue Fabio, «quindi ognuno suggerisce le canzoni della propria infanzia e poi, chiaramente, si esalta a proporle dal vivo. D’altronde, dopo vent’anni è d’obbligo affrontare un repertorio più vasto, perché nel tempo il nostro pubblico è cresciuto… in tutti i sensi! Pensa che alcuni ragazzi che venivano a vederci agli inizi, oggi tornano assieme ai loro figli, quindi per noi è normale suonare da “Yattaman” a “Oggy e i maledetti scarafaggi”».
Qual è l’essenza dei Banana Split? Cosa volete trasmettere al pubblico?
«Vogliamo far tornare per due ore, tutti gli spettatori alla gioia di quando erano bambini, seduti con gli amici sul divano a fare merenda, guardando i cartoni animati» rivela Jonathan.
Vent’anni sono un bel pezzo di strada fatta assieme. Chi volete ringraziare?
«Ringraziamo innanzitutto le nostre famiglie che per anni hanno sopportato la nostra vita On the road» dice Jonathan. «Vorrei anche rivolgere un pensiero affettuoso a Nicola Corrocher, musicista quarratino morto prematuramente nel 2020, che è stato nostro fonico al River pub».
«A questo proposito ringrazio tutti coloro che hanno deciso di prendere parte a questo progetto anche se solo per poco tempo» conclude Fabio; «ma soprattutto ringraziamo il nostro pubblico, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile».