di Massimo Cappelli
marzo 2016
Eccoci qua, su NoidiQua, a raccontare un altro sindaco di qua. E’ la volta di Carlo Cappellini, il cui mandato durò dal 26 maggio 1987, al 31 ottobre 1988. Cappellini è stato, a ricordo mio, il primo, e per adesso unico sindaco imprenditore; all’epoca era titolare della Stalk, una bella realtà che operava (e che opera ancora oggi) nel comparto produttivo dell’imbottito quarratino. Siamo andati a trovarlo e gli abbiamo fatto qualche domanda.
Cosa spinse un imprenditore di successo a candidarsi sindaco?
Un lavoratore autonomo, soprattutto per il tempo e la presenza quotidiana che la propria azienda necessita, è certamente la categoria meno propensa ad impegnarsi nella sfera pubblica, ma quando si è giovani, con tanta voglia di fare, animati dalla volontà di realizzare cambiamenti in cui credi, soprassiedi a tali difficoltà e ti lasci trascinare dagli ideali e da ciò che credi giusto.
Il suo mandato cadde, e come si sa dopo di lei ci fu una giunta anomala; c’è qualcosa che è rimasto incompiuto?
Allora vennero definite giunte anomale e in verità Quarrata fece da apri pista a molte altre in Italia, da allora ad oggi sono avvenuti molti cambiamenti nella gestione del pubblico, sia nelle autonomie locali che nella politica in genere, tali da rendere circoscritto e storicamente definito quel periodo in quanto tale. Alla domanda se rimase qualcosa d’incompiuto rispondo che furono troppe le cose a restare incompiute; fu un periodo molto travagliato e denso di personalizzazioni che portò a un immobilismo politico tale da condizionare programmi e scelte necessarie e da rendere difficoltosa anche la gestione dell’ordinario.
Cosa la rende più fiero del suo breve mandato?
Come già detto fu un mandato molto travagliato con difficoltà a realizzare opere o cambiamenti significativi; la gestione fu difficile, ogni sforzo era da me rivolto all’amministrazione dei servizi ai cittadini talvolta in contrasto con la struttura pubblica che spesso poneva vincoli e dinieghi alle aspettative del cittadino.
L’economia quarratina, al tempo del suo mandato, era nel pieno del suo splendore; col senno di poi, cosa poteva essere fatto, non dico per evitare il crollo, forse di per sé inevitabile, ma per attutire il colpo?
L’economia degli anni ’80 era ben diversa da oggi e anche Quarrata era in piena crescita, molte aziende sul territorio (talune meno appariscenti ma non meno importanti) appartenenti a diversi settori merceologici, portavano vanto e lustro alla nostra comunità, anche se Quarrata veniva sempre definita come la Città del Mobile. Durante il mio mandato e, ancora prima, durante il mandato di Rosita Testai come Assessore alle Attività Produttive ci siamo impegnati molto per formare aggregazioni di imprenditori (allora definite univocamente Consorzi oggi oggetto di nuove definizioni ma pur sempre con le stesse finalità) quali sinergie indispensabili per le piccole aziende. Col senno di poi tutti avremmo agito diversamente e l’individualismo toscano certamente non ha aiutato a capire e gestire il rapido evolversi dei mercati che ha collassato una economia locale fiorente, su cui nemmeno la nuova generazione ha avuto il tempo di apportare cambiamenti.
Questa rivista entra in tutte le case di Quarrata, per cui ha l’opportunità di dire qualcosa ai suoi concittadini. Cosa vuole dire loro?
Non ho la pretesa di dare consigli né tantomeno di cercare condivisione, ma certamente mi sento di dire che ognuno di noi dovrebbe affrontare le prove che la vita ci riserva con spirito ed energia positiva, almeno non saremo negativi per gli altri.
Grazie.
Oggi Carlo Cappellini, porta avanti insieme al figlio Andrea la Stalk e la Florence Collections srl, eccellenze dell’arredamento Made in Italy, esportando in tutto il mondo programmi completi e personalizzati. Una modellistica di alta gamma, realizzata da maestranze locali di elevate capacità. Le aziende Stalk e Florence Collections, danno lavoro a venticinque nostri concittadini.