di Massimo Cappelli
giugno 2018
La persona che NoiDiQua si appresta a raccontarvi è un altro dei tanti sportivi quarratini, per l’esattezza un portiere di calcio, che da quasi sessant’anni è in Toscana e da quasi cinquanta risiede a Quarrata. Chi scrive, può dire di conoscerlo bene perché una quarantina di anni fa abbiamo abitato nello stesso condominio.
Carmelo Cianciolo è nato nel 1949 a Marianopoli, un piccolo paese in provincia di Caltanissetta. Da piccolo si trasferì con la famiglia a Vico D’Elsa e fu nella squadra juniores del Castelfiorentino dove, poco più che bambino, scoprì la sua attitudine di portiere. Intorno all’età di quindici anni fu acquistato dal Prato, dove giocò, anche lì, come estremo difensore negli juniores. A quanto pare difese molto bene la sua porta perché, da quanto Carmelo ci racconta, la squadra dei giovani del Prato, in quegli anni ebbe moltissime soddisfazioni. Lì ha giocato anche insieme a Roberto Vieri, babbo di Christian che è stato centravanti in grandi squadre come Inter, Milan e Juve. Nel 1968 fu acquistato dai Giallorossi del Quarrata che giocavano in quarta serie.
Da noi si trattenne solo una stagione perché fu chiamato nientemeno che dal Milan di Nereo Rocco a fare la riserva ai portieri Vecchi e Belli. La squadra del Milan di allora era quella di Rivera, di Benetti e di Rosato, di Anquilletti e di Maldera. L’allenatore dei portieri del Milan era il grande Giovanni Trapattoni che insieme a Cesare Maldini stava iniziando la sua avventura di “mister”. A Trapattoni, ci racconta Carmelo, oltre che i portieri avevano affidato la squadra delle riserve: in quegli anni tutti i club di serie A partecipavano al “Campionato delle riserve” con una seconda squadra. Maldini invece era allenatore in seconda di Nereo Rocco. Cianciolo dovette purtroppo interrompere il suo soggiorno a Milanello a causa della chiamata alla leva militare che gli fece perdere ben un anno e mezzo.
Dopo fatto il servizio militare e un breve periodo a Brindisi, Carmelo tornò a Milano dove fece in tempo a sostenere il Milan quando nel 1975 vinse, in Grecia, la Coppa delle Coppe contro i Leeds United. Vista la sua giovane età (allora a differenza di oggi un portiere veniva considerato maturo intorno alla trentina) al Milan Carmelo non è mai stato portiere titolare, ma si rifece presto riprendendo il suo ruolo nelle squadre del Trento e del Lecco in serie C. Da qui in poi tornerà ad essere sempre primo portiere, come nella squadra di Angri, un paesino in provincia di Salerno, dove tornò a giocare in quarta serie. Successivamente approdò a Santa Croce nella Cuoiopelli, scalando nelle categorie, partendo dalla promozione e vincendo quattro campionati di seguito fino alla quarta serie. Era il 1983, Carmelo aveva già trentaquattro anni e faceva l’autista per una ditta di gomma piuma di Santa Croce: il giorno lavorava, la sera si allenava e la domenica giocava, anche in trasferte relativamente lontane. L’anno successivo tornò a giocare in Eccellenza nel Quarrata.
Prima di concludere a cinquantadue anni la sua lunga carriera di portiere, Carmelo Cianciolo fu chiamato dal Santa Maria a Monte, dove vinse un campionato e dove, ricorda, giocò trecento partite di seguito. Poi fu ingaggiato per qualche tempo dal San Miniato, da dove si ritirò definitivamente. Addirittura ci racconta che l’ultima sua partita la giocò negli amatori del Vignole a cinquantaquattro anni.
Alla mia domanda in cui gli chiedo quale sia stato il risultato più significativo e le imprese più eclatanti, Carmelo risponde (ovviamente) la Coppa delle Coppe con il Milan. Poi nel Santa Maria a Monte, un anno tredici partite e il successivo quattordici a porta inviolata, e soltanto un goal su rigore, preso dopo ben diciotto partite, con il Prato. Mica male! Mi ricorda anche il fatto che, a differenza di oggi, gli stadi erano pieni e le partite, anche quelle di categoria minore, erano più sentite.
Nel 1975 Carmelo dopo sei anni di fidanzamento (come si diceva allora) sposa Morena Pacini, nel 1979 dalla loro unione nasce l’unica figlia Consuelo. Come spiegavo all’inizio, abitando nello stesso condominio, mi ricordo benissimo il fiocco rosa con la scritta “è nata Consuelo”. Oggi l’atletico sessantanovenne Carmelo Cianciolo, perseguendo nella sua passione per il gioco del calcio, allena i portieri di tutte le squadre dell’Olimpia, iniziando dalla classe 2008 fino alla prima squadra. Ma c’è un’altra passione che da qualche anno ha invaso la vita di Carmelo e di Morena: il ballo. Infatti con “i balli standard” gareggiano nella Danza Sportiva a livello nazionale e sono arrivati fino alla classe A.