di Daniela Gori
dicembre 2016
Presto l’inadeguatezza del distretto Asl di via Marco Polo, a causa della presenza di barriere architettoniche e degli spazi esigui, non sarà più un problema per i cittadini di Quarrata che vedranno realizzata la nuova Casa della salute, promessa da tempo e prevista dal sistema di riorganizzazione della sanità. Se le aspettative saranno realizzate le mamme con i bambini nel passeggino, le donne con il pancione, gli anziani e i disabili, non saranno più messi alla prova nel dover salire le rampe di scale senza ascensore, né subiranno altri inconvenienti, dovuti soprattutto al poco spazio, durante l’attesa del prelievo di sangue.
La “Casa” avrà la sua sede in via Montalbano 364, in quella che precedentemente era stata la mostra di mobili di Casa Selezione e sarà acquistata dalla Asl con la formula “chiavi in mano” dietro lo sborso da parte della Azienda sanitaria di oltre 1.605.000 euro. Dovrà quindi essere a cura di chi vende l’immobile (la F.lli Gemignani snc) l’adeguamento della struttura ai criteri di sicurezza e di organizzazione interna dell’edificio. Per tutti i servizi sarà messa a disposizione un’area a due piani di circa 900 metri quadri. Dunque i lavori sono già cominciati ed è prevista la conclusione intorno a maggio 2017. Nella nuova Casa della salute ci saranno i servizi socio sanitari per la salute, la prevenzione e la cura, inoltre la sede accoglierà gli uffici amministrativi. Sono previsti quattro ambulatori per i medici di famiglia che potranno così ricevere in modo reciproco gli assistiti, sul modello della medicina di gruppo.
«Forse quattro ambulatori pochi perché a Quarrata siamo in 19 medici di famiglia» ha precisato la dottoressa Sabrina Sergio Gori ex sindaco di Quarrata, medico coordinatore dell’Aft (aggregazione funzionale territoriale) «dovremo prendere accordi per decidere in quanti usufruire di quella sede». Nella “Casa della salute” dovrebbe di regola essere collocata anche la guardia medica, che attualmente si trova presso la Cri di Quarrata.
«Casa della salute non significa solo spostare il distretto di via Marco Polo in un edificio ristrutturato» ha rassicurato sempre Sergio Gori, «si tratta di dare ai cittadini un luogo di riferimento in cui trovano posto non solo i servizi amministrativi come il Cup, ma un centro per la prevenzione delle malattie croniche quali per esempio il diabete, dove fare esami, visite, e dare anche insegnamenti di stili di vita».