Introduzione Carlo Rossetti. Intervista David Colzi
giugno 2009
Ho sentito parlare per la prima volta dei “Cervelli in tempesta” alcuni mesi fa, così per caso, distrattamente, senza sapere che si trattava di un’associazione. Il pur vago richiamo di natura psichiatrica, che il nome paradossalmente può suggerire, e che confesso sia stato il primo e immediato flash mentale, si è dissolto subito considerando che non poteva essere attinente con l’ambito medico. Tutto mi è stato chiaro quando ho conosciuto alcuni elementi del Gruppo e in particolare Lorenzo Tarocchi, che ha l’aria di essere il capo carismatico, l’animatore.
Si tratta di un’associazione che raccoglie un numero considerevole di aderenti, che ha lo scopo di fare teatro, di divulgarne la passione. All’interno esistono tre gruppi ognuno dei quali dà vita a un proprio genere di spettacolo, ma che, quando sia necessario, interviene l’uno a favore dell’altro. Il Gruppo “capitanato” da Lorenzo, è quello che si rifà al teatro tradizionale, forma di spettacolo che da anni manca dalla scena amatoriale quarratina. Mi sono sempre chiesto come mai, in una cittadina come la nostra, dove ci sono molti giovani, studenti fra l’altro, non esistesse una compagnia, fatta eccezione per l’encomiabile presenza della “Loggetta” di Casini , che riprendesse il filo di quel gruppo di cui fecero parte Vivaldo Matteoni, Millo Giannini, Quinto Tarocchi, Alberto Matteoni, solo per citarne alcuni, che tenne in vita per oltre quarant’anni la passione per il teatro? La domanda che più volte mi sono fatto, ha avuto ora una risposta.
Mi fa piacere che finalmente ci sia stato un passaggio del testimone, perché i giovani de “I Cervelli in Tempesta” sono tutti ragazzi in gamba, molto preparati, con idee nuove e pieni di immaginazione, ma soprattutto sorretti da una passione incrollabile che sta alla base di qualsiasi attività, specie se fatta per diletto. Inoltre possono avvalersi di una preparazione che i predecessori, dati i tempi, non potevano permettersi. Anche il Cinema rientra negli scopi e nelle corde della nuova Associazione. Prova ne sia la rassegna di “corti” che ha organizzato con enorme successo al Cinema Nazionale di Quarrata, nel mese di marzo, le cui pellicole di indubbio valore artistico, giunte da ogni parte d’Italia e prescelte da una Giuria qualificata, sono state proiettate a un pubblico attento ed entusiasta. Oltre a questo, altri progetti rientrano negli scopi dell’Associazione, e per ciò è facile capire come i suoi componenti siano proprio dei “Cervelli in tempesta”. A posteriori, una volta informato su tutto, mi sono reso conto che il nome calza proprio a pennello.
Interivista a: Lorenzo Tarocchi = Presidente. Laura Michelacci = Addetta alle pubbliche relazioni. Michela Manetti = Amministrazione e tesoreria.
Come e quando è nata la vostra associazione, e perché avete deciso di usare un nome così originale?
Lorenzo: L’associazione culturale è nata ufficialmente il 29 febbraio 2008, anche se la prima riunione ufficiosa, è avvenuta circa un mese prima. L’idea di questo nome è venuta a Laura, quindi è meglio che ne parli lei.
Laura: Durante quella prima riunione che citava Lorenzo, ci eravamo messi tutti intorno ad un tavolo per “buttare giù” qualche idea. Fui io a dire ai ragazzi “facciamo il punto della situazione con un Brain Storming”. Tutti mi guardarono con aria di sorpresa, perché nessuno sapeva cosa significassero questi termini inglesi. Allora io gli spiegai che queste parole si usavano nelle aziende, quando più persone si mettono attorno ad un tavolo, e fanno una riunione in cui, tutti dicono la loro a ruota libera, così come gli passano per la testa. Ed ovviamente Brain Storming, tradotto in italiano significa Cervelli in Tempesta.
Lorenzo:… di fronte a questa spiegazione, rimasi letteralmente folgorato e decisi che quello doveva essere il nostro nome. Per fortuna questa mia proposta è piaciuta a tutti.
Michela: Indubbiamente questo nome ci rappresenta, anche perché all’inizio eravamo circa in dieci dentro questa associazione; oggi siamo il triplo… Quindi la nostra è una vera tempesta di cervelli, anche perché ognuno di noi porta all’interno la sua esperienza. (sorride)
Perché avete scelto il teatro?
Lz: Il tutto è partito da me. Ho studiato teatro a Firenze dal 2001, al 2006, frequentando diverse scuole, corsi e stage. Ed è stato proprio l’Amore per questa Arte, che mi ha fatto venire voglia di promuoverlo anche a Quarrata. Adesso dentro l’associazione abbiamo anche altri professionisti, come un ragazzo che studia lirica e insegna musica a noi, oppure musicisti molto preparati come Tomaso Azara.
Lr: Comunque ci piace sempre ribadire che vogliamo far avvicinare la gente al teatro, con il sorriso. Non promuoviamo mai iniziative serie, pompose, ma rimaniamo sempre sulla giocosità. Questo non solo perché siamo una compagnia amatoriale, ma anche perché è il miglior modo in cui i giovani si possono avvicinare a questo mondo.
M: Certo che anche all’interno di un “Teatro amatoriale”, c’è molto studio da fare, perché anche una rappresentazione comica richiede una certa preparazione, e prove settimanale, fatte naturalmente la sera dopo cena, visto che tutti noi lavoriamo durante il giorno.
Sono molte le persone che ruotano attorno all’associazione?
M: Si, infatti gli associati non sono solo coloro che recitano sul palco, ma ci sono anche amici che ci seguono semplicemente nelle nostre iniziative. Abbiamo poi chi si occupa delle scenografie, dei costumi, delle luci ecc. Certo, gli aiuti non bastano mai, quindi chiunque volesse prendere parte a questa “banda di matti”, è sempre ben accetto.
Lz: Poi non va dimenticato che all’interno della nostra associazione, ruotano tre compagnie di teatro, accomunate dal fatto di abitare in provincia di Pistoia; sto parlando dei Delittanti, di Rose e Tulip e della nostra, cioè i Cervelli in Tempesta. Daltronde, il nostro primo obiettivo è quello di essere sempre disponibili a nuove esperienze artistiche.
Lr: A tal proposito mi piace ricordare la nostra collaborazione con la Confcommercio per quel che riguarda “Le vetrine viventi” al Settembre Quarratino dell’anno scorso. Poi teniamo vivi i contatti con il gruppo teatrale “La Loggetta” di Casini, che per quel che riguarda il teatro a Quarrata, è quasi un’istituzione.
Mi spiegate le particolarità di queste tre compagnie, unite nella “Tempesta”?
Lr: Rose e Tulip è una compagnia teatrale guidata da due insegnanti di madre lingua inglese, che abitano a Pistoia. Grazie a questo fatto, riescono a mettere in scena spettacoli in lingua anglosassone, come le commedie di Oscar Wilde, e questa è una bella novità per il nostro territorio. Molto particolari sono anche i Delittanti con le “Cene con delitto”. Queste sono più che altro performance, perché partono da un canovaccio e poi improvvisano con il pubblico presente nel ristorante o nel locale. Poi ci siamo noi con le commedie divertenti, all’insegna del buon umore. Come avrai capito, c’è un motivo se siamo “Cervelli in Tempesta”… (ride)
Voi passate dal palcoscenico ai festival di cortometraggio, dalle vetrine viventi agli stage comunali; credevate di arrivare così lontano?
Lz: Assolutamente no, soprattutto dopo solo un anno di attività.
M: In effetti, siamo sempre in movimento, ed una volta finita una manifestazione o uno spettacolo, ne organizziamo subito uno nuovo. Prendi per esempio il concorso di cortometraggi “Cervelli in Corto”, è stata una grande fatica, ma ne è valsa la pena, visto il successo ed i consensi che ha avuto.
E per il futuro?
Lz: C’è il Settembre Quarratino 2009! Dopo il successo del “Match di Improvvisazione Teatrale” a Catena di Quarrata, del 3 Aprile, abbiamo deciso di riproporlo in Piazza Risorgimento. Anche questa volta saremo in collaborazione con il gruppo “Lega di Improvvisazione Fiorentina”, che ci aiuterà ad organizzare l’evento. Noi ci teniamo molto a farlo, perché è una novità per il nostro territorio, e chissà che in futuro non si possano organizzare dei Match itineranti in giro per la provincia, o dei corsi di improvvisazione teatrale…
M: Invece noi, come compagnia di teatro amatoriale Cervelli in Tempesta, porteremo in giro lo spettacolo “Rumori Fuori Scena” di Michael Frayn. Il debutto sarà al teatro Nazionale di Quarrata, nel mese di ottobre. Un ringraziamento per questo va anche ai nostri amici di Rose e Tulip.
Ma c’è qualcosa che non avete ancora fatto?
Lz: (ride) Assolutamente sì! Per esempio, adesso sto ideando un bando di concorso per cabarettisti, al fine di selezionare comici da proporre sul nostro territorio. Se faremo anche questa “follia” è anche grazie al circolo M.C.L. di Santonuovo, che ci ha consentito di stabilire nei suoi locali la sede della nostra associazione. Chiunque volesse venirci a trovare può venire lì, il lunedì ed il mercoledì.
La nostra rivista si occupa di Quarrata; cosa significa per voi, questa città e la sua gente?
Lr: Questa è la città in cui sono nata e cresciuta, quindi ci sono affezionata. Con il tempo però, ho sofferto per il fatto che fosse un po’ in periferia. Ma siccome a me non piace lamentarmi, ho teciso di aderire ai Cervelli in Tempesta, per smuovere un po’ l’ambiente. (ride)
Lz: Per legarmi a ciò che dice Laura, io devo confessarti che questa mancanza di vitalità culturale, è anche un po’ colpa dei quarratini. Infatti in tanti si lamentano, ma poi propongono poco per dare una svolta a questa situazione.
M: Concordo pienamente con loro; pensa che in zona ci sono comuni molto più piccoli del nostro, con meno risorse, ma che si danno tanto da fare organizzando delle belle cose. Noi, siamo qui per far capire che anche i quarratini sono forti! (sorride).