di Serena Michelozzi
giugno 2017
«L’equitazione è lo sport del cavalcare, di stare correttamente in sella e guidare i movimenti del cavallo. L’equitazione è arte sportiva quando il cavaliere, applicando determinate regole, giunge ad una perfetta intesa con il cavallo così da fargli comprendere esattamente cosa vuole da lui e nel contempo, sfruttando gli stessi impulsi del cavallo, lo agevola e lo asseconda» ci racconta Claudia Chilleri, giovane amazzone quarratina, che a soli 14 anni è già una promessa dell’equitazione.
Claudia, sin da piccola, ha subito capito che i cavalli le interessavano moltissimo, ed infatti, già all’età di otto anni, ha iniziato a praticare l’equitazione con monta all’inglese, per la quale oggi nutre una fortissima passione. Ha preso le sue prime lezioni di equitazione al Centro Ippico di Bavigliano, iniziando a conoscere il galoppo, il salto ad ostacoli e iniziando a divertirsi con giochi, quali i pony games. Ad oggi Claudia, che continua ad allenarsi al Centro Ippico Il Magnifico col team Meucci (e l’istruttrice Manuela Meucci), è già una bravissima amazzone e la sua disciplina preferita, in cui pratica agonismo, è il salto ad ostacoli: da piccole gare di salto, con impegno e sacrificio, è passata a saltare sino a un metro e quindici di altezza! Ha gareggiato nel “Progetto Giovani-Salto ad Ostacoli” arrivando prima classificata in Toscana, per poi piazzarsi molto bene anche alla finale tenutasi a Cattolica; ha partecipato ai Campionati Toscani del 2016 classificandosi fra i primi dieci cavalieri/amazzoni che poi avrebbero gareggiato a Cervia. Ed anche la categoria agonistica dei Brevetti Emergenti, a cui Claudia ha partecipato quest’anno, è stata per lei una grandissima soddisfazione, poiché si è classificata seconda. A gennaio 2017 ha poi preso il Primo Grado, livello che le ha permesso di partecipare a categorie di salto più difficili e più alte (da 1.15 m a 1.35 m di altezza): in particolare ha iniziato a saltare con la sua cavalla Belle, sino a un metro e venti centimetri.
«Cavalcare mi dà fortissime emozioni; non ho pensieri, mi sento rilassata, tranquilla e sicura di me. Questo sport ti aiuta a creare una relazione con l’animale in generale, ma soprattutto a conoscere, comprendere e capire il cavallo. Quando galoppo, siamo solo io la Belle, non esiste nient’altro; ci capiamo subito, io mi fido di lei e lei si fida di me. Siamo un bel binomio. Andare a cavallo è come entrare in contatto con la parte più selvaggia di se stessi, è la via diretta per entrare in contatto con la natura che ci circonda. Cavalcare e saltare gli ostacoli, ti fa assaporare emozioni fantastiche: la velocità, l’euforia del momento e la sua infinità potenza» ci racconta.
L’equitazione, non è come molti possono erratamente credere, uno sport di per sé facile, anzi, tutt’altro: è un continuo lavoro di miglioramento, che insegna ad avere pazienza, costanza, volontà e forza per non mollare mai. Governare un animale come il cavallo richiede molta abilità, sacrificio ed impegno al fine di costruire una squadra (binomio) forte ed unito. Anche il momento della gara richiede molta preparazione, concentrazione, controllo e freddezza: «Ogni gara ti accresce, ti fa migliorare, in quel momento devi dare tutto te stesso ed essere al 100%!» ci spiega Claudia. Insomma, è un po’ come se montare a cavallo fosse una sorta di spartito, dove al cavaliere tocca il ritmo che determina il successo dell’esecuzione. Al giusto ritmo corrisponde quella leggerezza che fa volare cavallo e cavaliere al di là dell’ostacolo, librandoli nell’aria come delle gazzelle: sono momenti brevissimi ma impagabili per l’accumulo delle emozioni. Cosa c’è di più esaltante del tagliare i metri nelle girate? Assomiglia un po’ alle corse in motocicletta, ma qui si tratta di un essere animato che corre e condivide con il proprio cavaliere il pathos della competizione e il sapore della meritata vittoria. Claudia ha la fortuna ed il merito di vivere con la sua Belle tutte queste fantastiche emozioni, con l’obiettivo di raggiungere nel proprio futuro agonistico traguardi molto ambiziosi: gareggiare a Verona e a Piazza di Siena, a Roma.