di Carlo Rossetti
marzo 2017
I trattori andavano su e giù tracciando lunghi solchi allineati; la sagoma del mezzo si ingigantiva avvicinandosi, accompagnata dal rumore del possente motore e si ridimensionava nel ritorno verso il limitare del campo. Gli umori della terra appena arata, si disperdevano nell’aria a mitigare l’odore del combustibile. Il sudore dei contadini raccontava la fatica e il sodalizio col sole. E’ questo il ricordo che, il passaggio dei trattori per le vie cittadine in occasione di sfilate rievocative, fa affiorare alla mente di coloro che hanno vissuto il periodo in cui Quarrata e le frazioni circostanti erano un territorio agricolo e la lavorazione della terra la maggior fonte della nostra economia.
Un gruppo di appassionati, desideroso di perpetuare le tradizioni contadine e testimoniare il nostro passato, si è associato per dar vita al Club Trattori d’Epoca con sede presso il Circolo della Chiesa di Santonuovo, di cui è Presidente Riccardo Melani. L’iniziativa risale a circa nove anni fa e lo scopo è quello di non disperdere la memoria delle nostre radici, ricordando usanze e ricorrenze della nostra cultura contadina, prima che il richiamo della fabbrica disperdesse le giovani forze che avrebbero dovuto perpetuare il lavoro dei padri.
In occasione di sagre, di manifestazioni rurali, che si svolgono anche fuori dal nostro territorio, ecco sfilare un nutrito gruppo di trattori fabbricati circa 50/60 anni fa, tra i quali spiccano i famosi Landini testa calda, belli da vedere quanto suggestivo è l’inconfondibile rombo, veri e propri testimoni di un’epoca. L’Associazione è impegnata in varie manifestazioni, dove hanno particolare rilevanza le scalate per trattori d’epoca. In questo ambito i mezzi sono stati usati per salire il Monte Grappa e lo Stelvio, dove è stata issata la bandiera di Quarrata. Ma la loro attività non si ferma a questo aspetto per così dire esteriore, occupandosi anche della coltivazione del grano seguita in tutte le fasi di lavorazione, dall’aratura del terreno alla semina, dalla concimazione primaverile alla maturazione e quindi alla segatura. Il tutto culmina nella festa della battitura, che ha luogo ogni anno a Santonuovo, facendo ricorso sempre a macchine d’epoca.
Indubbiamente un’iniziativa lodevole proprio perché tramanda un lavoro che ha caratterizzato il nostro passato e che molti giovani non conoscono affatto. Anche da questo punto di vista l’attività dell’Associazione merita attenzione, proprio per la conoscenza della nostra storia e cultura recenti. Parlando con il Presidente Melani, si capisce quale sia la passione che anima tutti gli appartenenti al Club, se riferisce che basta il rombo di un trattore per provare un’intima emozione. E in un mondo fatto di rumori ossessivi, quello dei trattori che passano non aggiunge maggior disagio perché ha il merito di simboleggiare il lavoro dei campi e di ricordarci un’epoca forse più dura, ma certo più tranquilla.