di David Colzi

giugno 2009 

Autrice di testi, musicista, cantante; Lara Tempestini da anni si occupa di musica e canzoni a 360°. La collaborazione più importante l’ha realizzata nel 2002, firmando il testo della canzone che Patty Pravo ha cantato al Festival di San Remo, dal titolo L’immenso. NOIDIQUA siamo andati ad intervistarla su segnalazione della sorella Giada.

Da quanto ti interessi di musica?

Dal lontano 1988, quando iniziai a comporre le prime canzoni e a spedirle per posta a tutte le case discografiche. Pensa che all’epoca non suonavo nessun strumento… nonostante ciò coltivavo già sogni di gloria! (sorride)

Quando hai iniziato a suonare la chitarra?

Nel 1990, grazie agli insegnamenti di Carlo “Charlie” Giannini. A lui devo anche l’interesse per la musica cantautorale; infatti mi ha fatto conoscere i brani di Simon and Garfunkel. Altro incontro importante è stata la Vegastar. 

La prima soddisfazione?

Nel 1997 quando Petra Magoni inserì una mia melodia all’interno del suo album, dal titolo “Mulini a Vento.” Questo è stato il mio primo approccio discografico. Andando avanti con la gavetta ho avuto anche la fortuna di incontrare persone che ruotavano intorno a case discografiche come la Sony o l’Universal.

Così, entrando in contatto con queste prestigiose etichette, sei arrivata da Patty Pravo…

Esatto! E’ stato grazie a Roberto Pacco, che ha arrangiato la canzone che Patty Pravo ha portato a San Remo, se sono arrivata a questo traguardo. In verità, mi proposero di scrivere un pezzo, dicendomi che se piaceva, sarebbe stato inserito nel disco della cantante. Così nel mese di Agosto 2001 mi diedero una decina di melodie già composte, ed io cominciai a scrivere. Poi nel mese di Ottobre mi diedero anche la melodia de L’immenso ed io scrissi di getto il contenuto. Quella mia stesura è rimasta intatto al 90%, perché Roberto ha dovuto modificare alcune parti per andare incontro alla musica. 

Che emozione hai provato ad ascoltare il tuo testo cantato al teatro dell’Ariston?

E’ stato indescrivibile, anche perché io ero lì durante il festival ed ho potuto seguire le prove ed il Backstage. Poi ho conosciuto Patty Pravo, andandola a trovare in albergo. 

E adesso con chi collabori?

Con Marco Falagiani e Sergio Mascagni, due grandi autori di testi che mi hanno dato molta fiducia.
Sai, finchè ero poco più che una ventenne, sognavo di poter cantare le mie canzoni; ma adesso che ho qualche anno di più… (sorride) preferisco impormi come scrittrice di testi per altri interpreti.

Di cosa parli nelle tue canzoni?

Non ho uno schema fisso; semplicemente parlo di me, delle mie emozioni, senza affrontare tematiche astratte. Qualcuno una volta mi ha detto che ho un modo di scrivere un po’ “crudo”… Io invece penso semplicemente di essere sincera (ride)

So che fai anche parte del gruppo di teatro “I Delittanti”, all’interno dell'”Associazione Culturale Cervelli in Tempesta”…

Vero! I Delittanti si sono formati nel 2004/2005. All’inizio il tutto è nato come un gioco, all’interno dell’associazione V.A.B.(Vigilanza Anti incendi Boschivi), di cui io faccio parte.  Lì organizzavamo cene per finanziare l’associazione, e fu allora che ci vennero in mente “Le cene con delitto”, i cui testi venivano tradotti dall’inglese. Con l’andare del tempo, le persone hanno iniziato a chiamarci anche al di fuori del contesto dell’associazione, soprattutto nei ristoranti; da qui è nata l’esigenza di dare un impronta “professionale” alle nostre performance.  Ci è sembrato quindi giusto unirci alla Associazione culturale Cervelli in Tempesta, visto che sono ragazzi molto preparati.  

Ti è piaciuta questa improvvisata, su segnalazione di tua sorella Giada?

(sorride) E’ stata una vera sorpresa, perché lei ha organizzato il tutto senza dirmi niente, avvertendomi solo a cose fatte, cioè quando vi aveva già segnalato il mio nome. Quindi mi sembra giusto ringraziarla…