Da 40 anni, "Fischio" non è un fiasco

Da 40 anni, "Fischio" non è un fiasco

di David Colzi.

settembre 2013

Mercoledì 23 ottobre ci sarà un compleanno speciale da festeggiare, che non riguarderà solo una persona o una famiglia, ma centinaia di amanti della buona cucina; infatti il Cavallino Rosso di Valenzatico festeggerà 40 anni di attività. Nato dall’amore di Fiorello Filippi (detto “Fischio”) per la buona cucina, questo ristorante si impose fin da subito come un locale diverso dagli altri, iniziando dalle sedute dei tavoli costituite da lunghe panche posizionate ai lati di fratine, anziché le solite sedie da trattoria; i tavoli lunghi erano l’ideale per l’ambiente spazioso del locale, adatto ad ospitare uno dei primi maxi-schermi (se non il primo!) della provincia di Pistoia.

Così, grazie a una parabola di 3 metri sistemata su un traliccio di 15, i clienti poterono seguire eventi sportivi che arrivavano da luoghi lontani e dai nomi difficili da pronunciare, come il Madison Square Garden di New York: era il lontano 1980. Non stupisce quindi che il Cavallino Rosso sia diventato un punto di riferimento sia per le famiglie che per le comitive di giovani, che ovviamente apprezzavano in primis la cucina casalinga toscana, riproposta con un pizzico di fantasia: il piatto che meglio rappresenta tutto questo è “gli spaghetti alla Fischio”, vero e proprio marchio di fabbrica del ristorante dal sapore inconfondibile, così come le pizze cotte nel forno a legna e la carne alla brace. Sempre negli anni ’80, il “Cavallino” organizzò molte cene durante le feste stagionali come la battitura del grano, proponendo i grandi piatti della tradizione, tra cui la “Ribollita”, dimostrando così la versatilità di Fiorello in cucina.

Non c’è quindi da stupirsi se questa passione ha contagiato anche i figli Alessio, Giacomo, Matteo, Filippo, Samuela e Fabiola (con i rispettivi consorti) che oggi gestiscono il ristorante con la stessa dedizione del padre, dopo che nel 2005 Fiorello si è ritirato con la promessa, prima o poi, di riaprire un nuovo locale, magari sopra al suo Cavallino Rosso. Qualche tempo fa abbiamo incontrato Fiorello nella sua casa a Valenzatico, e alla domanda su cosa rappresentasse Quarrata  per lui, ci ha detto: «Io sono nato e cresciuto nella realtà quarratina e più precisamente a Valenzatico. Oggi mi divido tra Quarrata e l’isola d’Elba, ma il mio cuore è sempre qui, dove ho visto generazioni di nostri concittadini sedersi ai tavoli del Cavallino Rosso. Magari prima li vedevo con i loro genitori, mentre adesso vengono con i figli e le mogli; è una bella sensazione appartenere a questa storia, che è poi la nostra!» Allora Auguri a tutta la famiglia Filippi, con la promessa di rivederci per festeggiare le ormai prossime “Nozze d’oro”!

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