Dea Mantellassi – imprenditrice di successo

Dea Mantellassi – imprenditrice di successo

di David Colzi

giugno 2014

Si può iniziare la propria attività in una mansarda in località Casini, per poi arrivare a realizzare il corredo da culla per una star internazionale del calibro di Celine Dion? A quanto pare sì, almeno parlando con Dea Mantellassi, nota imprenditrice quarratina che ha dato il nome a un marchio internazionale di biancheria per la casa, Dea appunto. Lei ci accoglie nella sede della società in località Olmi, e a noi appare subito come una persona gentile e sorridente, attenta nel misurare le parole, perché, come ci dice, non intende vantarsi di alcunché, in quanto si definisce “solo” una donna appassionata del suo lavoro. Eppure, scopriamo in breve una realtà imprenditoriale di primissimo livello iniziata a Casini, quando Dea, all’età di 22 anni, cominciò a lavorare nel settore della biancheria, in un contesto in cui erano già inseriti i genitori Renato e Lorena. Le stoffe (lino, cotone) venivano comprate, tagliate e poi portate a ricamare, per realizzare lenzuoli, tovaglie ed asciugamani, il tutto all’interno di un settore che una quarantina di anni fa, vedeva il nostro territorio eccellere. Aiutata dai fratelli più piccoli, Alfredo e Franco, che oggi rispettivamente rivestono il ruolo di “amministratore unico della società”, e “responsabile dei negozi italiani a marchio Dea”,la signora Mantellassi uscì dopo pochi anni dalla mansarda e si trasferì dall’altra parte della strada, ingrandendosi e aprendo il primo stabilimento della sua azienda. Ad Olmi invece, l’edificio con sopra il logo dell’azienda fa bella mostra di sé da meno di un decennio.

In questi primi 48 anni di attività, tutto si è ingrandito; basti pensare che la Dea ha una ditta anche in America, con un negozio per la vendita diretta a Palm Beach, oltre a tutta la rete vendita che non interessa solo gli Usa, ma anche gli Emirati Arabi, l’Asia e la Russia, mentre in Italia ci sono 4 punti vendita monomarca, 1 a Torino, 2 a Sanremo e 1 a Lucca. Negli anni sono entrati nel Gruppo anche la seconda generazione, cioè i figli di Dea, Sabrina ed Emanuele, quelli di Alfredo, Tomas e Cristina, e quelli di Franco, Marco e Niccolò, che si danno un gran daffare tra Italia ed estero: nel frattempo è nato anche un nuovo marchio del Gruppo, “Cotton Joy”. Per fare qualche nome di clienti famosi, citiamo Roman Abramovic, il miliardario russo proprietario della squadra di calcio del Chelse, la principessa Carolina di Monaco, la già citata Celine Dion, oltre a tanti sceicchi, principi e principesse arabe. La ditta insomma è rimasta ai massimi livelli proprio perché già dai primi anni ’90, Dea e i suoi fratelli avevano intuito l’importanza dell’estero: «Fino alla fine degli anni ’80 il problema era riuscire a soddisfare tutti gli ordini;» ci dice Dea «ma dopo la crisi del ’92 con la svalutazione della lira, capimmo che era arrivato il momento di guardare oltre confine: a quanto pare siamo stati lungimiranti.» 

La biancheria per la casa a marchio Dea, in tutti questi anni ha incontrato molto successo ovunque perché il prodotto è seguito nei minimi dettagli: si parte dalla qualità del tessuto che prevede solo cotone e lino, proprio come si faceva una volta. Poi la lavorazione avviene unicamente in Italia e la signora Mantellassi si occupa dello Styling, curando i colori, i ricami, i decori e quant’altro serva a migliorare di anno in anno il campionario. Tanta fatica dunque: ma ha mai pensato di ritirarsi? «Ogni tanto ci penso, ma per ora resto, anche perché non saprei cosa altro fare con altrettanta passione; d’altronde non sono mai stata una donna di casa… sono piuttosto una donna “per la casa”» conclude sorridendo Dea Mantellassi.

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