di Daniela Gori. Foto: Antonella Gori.
settembre 2015
L’idea gli è venuta dalla passione coltivata negli anni per la natura e l’ambiente. Appassionato di tutto quello che vola intorno a noi, uomo volante lui stesso, forse a Denis Giovannetti questo nostro mondo troppo urbanizzato gli rimane un po’ stretto e sente il bisogno di prenderne le distanze levandosi in aria con il deltaplano o con l’aereo ultraleggero. Ha imparato presto ad apprezzare il mondo fantastico delle api, a ventisette anni aveva già amici apicoltori e così ha disposto delle sue prime arnie. Lavorava nel settore della tappezzeria, ma ha preferito cambiare del tutto genere, e aiutando per due anni un apicoltore di Vinci, ha imparato tecnica e pratica.
Adesso è titolare della apicoltura biologica Giovannetti, Naturapi.it, con il laboratorio ubicato in via Ugo Foscolo 16, a Quarrata, dove produce per la vendita il miele e derivati; inoltre vende sciami. I suoi apiari sono sparsi sul Montalbano, in aree sicure, dove ha la garanzia che non ci siano inquinamento e pesticidi. Ed evita altri ambienti dove è pieno di sostanze inquinanti che alle api fanno male; e pensare che sono insetti protetti ed è proibito ucciderli, non solo per il miele, ma soprattutto perché garantiscono l’impollinazione delle piante. Esistono in natura centinaia di tipi di miele, perché ogni territorio ha la propria flora, ma quando si parla di polline quello più pregiato è il castagno o il salice, per il sapore più buono. Denis ha scelto di praticare l’apicoltura biologica certificata, con il metodo naturale. Tutti gli anni l’ente certificatrice fa prelievi nelle sue arnie per controllare e analizzare la cera, a volte anche il miele, per garantire al consumatore l’alta qualità del prodotto dell’apicoltura Giovannetti. «Quando ci si dedica al biologico si seguono altri criteri, non quelli delle aziende che guardano solo al fatturato, ma si cerca di lavorare nel rispetto di tutto l’ecosistema, di cui anche noi esseri umani facciamo parte» – è questa la filosofia che guida Giovannetti nel suo interagire con le api: «Io le mie api non le sfrutto. Tra l’altro, se si rispettano, si arriva ad acquisire degli atteggiamenti che non le rendono aggressive. Con l’esperienza si impara a convivere con loro».
E infatti Denis si avvicina alle sue arnie senza indossare la tuta protettiva. «L’ape è un insetto fantastico, non ha bisogno di nulla, siamo noi che usufruiamo degli alimenti che produce, integratori naturali preziosi ai cambi di stagione come la pappa reale o il polline» – dice con quei baffoni un po’ buffi arricciati all’insù, che gli danno un’espressione a metà tra il sognatore e il malizioso – «le api, sembra che lavorino tanto, ma è perché sono tante; lavorando impiegano soltanto il 50% delle loro energie. Loro sì che sanno gestire le forze, mica come noi uomini, che passiamo la maggior parte della vita a correre, produrre e stressarci».