di David Colzi
settembre 2018
Dina è nata nel giorno di Natale del 1917, quindi lo scorso 25 dicembre è stata una data importantissima per lei, perché ha spento 100 candeline. Si tratta di una figura molto nota nella nostra comunità, sia perché ha vissuto sempre a Quarrata, sia perché è stata la moglie di Arzelio Belli (venuto a mancare nel 2014 a 96 anni), imprenditore conosciutissimo che ha dato un forte contributo all’economia locale con la sua Cimot, ed è stato un grande animatore della vita cittadina con i suoi Carnevali al Moderno e le corse ciclistiche da lui organizzate. Ma oggi festeggiamo Dina, grazie alla figlia Catia, che ci ha aiutato a frugare tra foto e ricordi di questa signora di Qua.
Dina è nata a Lucciano in una famiglia numerosa composta da 3 sorelle e 4 fratelli (Dina era la terza) e ha conosciuto il suo Arzelio durante un ballo al circolo della frazione, dove fra l’altro suonavano nell’orchestrina proprio i fratelli della signora Gori. «Galeotto fu un ballo» inizia sorridendo Catia «e questa passione li ha accompagnati per tutta la vita. Pensi che fino a 80 anni hanno sempre ballato balli da sala e non solo al Moderno dove naturalmente erano di casa». Comunque il Moderno è stato molto importante per i coniugi Belli-Gori, perché i cantanti che passavano da lì, ingaggiati da Arzelio per le feste canore, finivano poi puntualmente per far visita alla famiglia nella loro abitazione. E tante volte Dina “ha messo a tavola”, come si usava dire una volta, artisti famosi di quel tempo. Catia, che allora era una bambinetta, ricorda:. «Mi impressionava molto vedere quei cantanti a casa nostra, perché, li vedevo in bianco e nero in televisione, magari proprio a Sanremo, poi nel nostro salotto. Ricordo che lo raccontavo sempre incredula alle mie amichette». Come si comportava la signora Dina con i vip? «La mamma era una splendida padrona di casa che metteva tutti a proprio agio, indipendentemente da chi fossero». Ricorda qualcuno in particolare? «Luciano Tajoli con cui nacque una bella amicizia di famiglia, oppure Fausto Coppi, che negli anni divenne molto amico del babbo».
Dina ha un carattere diametralmente opposto al marito, a cui è stata sempre molto legata: lui esuberante e sempre in movimento, lei una donna di casa, riservata, paziente, ma tenace, che ha saputo tenere uniti i propri affetti, moltiplicatisi negli anni. Oggi infatti la signora Gori ha due nipoti, Filippo e Massimiliano, che a loro volta le hanno regalato 4 bis-nipoti: Francesca e Tommaso dal primo e Greta e Carlotta dal secondo. «Tutti le vogliono un gran bene e lei ha sempre cercato di trasmettere loro i valori di onestà e serietà, che poi sono quelli che ha passato anche a me» prosegue Catia. Ci sembra di capire che, nonostante l’agiatezza economica conquistata dal marito in tanti anni di duro lavoro, Dina sia rimasta una persona con i piedi ben piantati per terra… «Lei non ha mai voluto fare “la Signora”,» conclude Catia «non è certo nel suo carattere. Per tutta la vita è rimasta una donna semplice, di paese, attaccata alle sue radici, concreta e laboriosa». Forse è proprio questo l’insegnamento più importante che può dare una nonna: tanti auguri Dina!
Foto sopra. Nel pomeriggio del 26 dicembre 2017, il sindaco Mazzanti ha festeggiato il compleanno di Dina Gori, assieme alla figlia Catia, il genero Paolo Petracchi e a tutti i nipoti e bis-nipoti.