di Carlo Rossetti
dicembre 2015
Insieme all’autunno, alle foglie gialle e alle castagne, è arrivato il momento per il dottor Giovanni Baldi di lasciare la sua professione di medico di base, per andare in pensione dopo quarant’anni di attività. I pazienti naturalmente sono molto dispiaciuti di lasciare il proprio medico a cui erano molto affezionati, ma considerano giusto che possa finalmente riposarsi.
Giovanni Baldi, sulle orme del padre Amerigo, per lunghi anni medico condotto di Quarrata, ha svolto la professione con scrupolo, perizia e coscienza professionali e quel che più conta con grande partecipazione umana. Dei pazienti si era conquistato la stima e l’affetto; nel curarli prestava attenzione all’aspetto psicologico, al pari della patologia. Era facile telefonargli anche al di fuori dell’orario di ambulatorio, nelle ore più impensate, ricevendo tutte le informazioni richieste, senza che si potesse notare disappunto da parte sua. Prima che medico, era un amico dei suoi assistiti, con i quali intratteneva un rapporto confidenziale. Serio nell’esercizio della professione, quanto buontempone nella vita di tutti giorni, ha lasciato che questa componente del suo carattere si intravedesse nel suo ambulatorio, attraverso immagini o scritte ironiche di argomento sanitario, che esponeva non certo per superficialità, quanto piuttosto per stemperare la tensione di una visita. La sua condizione fisica e intellettuale gli avrebbe permesso di curare i suoi pazienti per altri anni ancora, cosa che avrebbe fatto volentieri ed è perciò che ai suoi assistiti dispiace ancora di più rinunciare alle sue cure.
Nella vita privata il dottor Giovanni Baldi ama circondarsi di molti amici. Memorabili le gite domenicali in bicicletta nel periodo estivo e a piedi in quello invernale, in cui lui e il suo seguito danno sfogo a uno spirito goliardico non ancora sopito. Altrettanto amene le cene da lui organizzate nel periodo estivo sull’aia di una sua proprietà colonica, che testimoniano la sua generosità. Nel luogo conosciuto come “Il Nelli” e ora ribattezzato “Podere Giovambaldi”, si ritrova l’atmosfera di una volta e sembra di percepire la presenza dei contadini e di sentirne ancora il sudore. E’ un posto di riposo, di libertà, di fantasia, ma soprattutto di divertimento. E’ il ritrovo spensierato di persone, che potremmo definire anche “amici di merende”, se l’etichetta non evocasse una combriccola dedita ad altri “passatempi.” Meglio allora considerarli epigoni di “amici miei”, anche per il risvolto umano rappresentato dalla loro voglia di non invecchiare. Il complesso ”I Tontorum”, che ha la sua sede proprio al “Podere Giovambaldi”, fa da colonna sonora alle serate estive con le sue “esternazioni musicali”. E in un contesto come questo non poteva mancare una canzone che rappresentasse questo luogo e ne raccontasse gli eventi e lo spirito. Si tratta di “Notte serena”, che fa parte del CD “Nelly by night”, inciso appunto dai Tontorum: un’esecuzione ruspante come si addice a un complesso che vive sull’aia come i polli.
Considerato tutto questo, pensiamo che il dottor Giovanni Baldi abbia la possibilità, lasciando da parte flogosi, duodeniti e altre svariate patologie, di impiegare bene e con leggerezza il suo tempo libero, lontano dalle complicazioni burocratiche insite purtroppo anche nella professione medica. La redazione di NoidiQua glielo augura di tutto cuore.