Elena Iannotta – ballerina professionista

Elena Iannotta – ballerina professionista

di David Colzi. Ph: Foto Olympia.

marzo 2018

Elena Iannotta, artista sulle punte, merita la nostra ammirazione per ben 3 motivi: primo perché è riuscita a diplomarsi come ballerina professionista poco più che maggiorenne, secondo perché a vent’anni ha già fatto della sua passione un lavoro ricco di soddisfazioni e terzo perché nonostante tutto questo è rimasta una ragazza con i piedi per terra. Ma andiamo per ordine. 

Classe 1996, la nostra Elena non ha iniziato subito con la danza, come ci si potrebbe aspettare, ma vi è arrivata tutto sommato tardi, quando aveva già 11 anni, dopo aver provato col nuoto. È stato guardando la sorella maggiore Martina, che già si dilettava in questa disciplina, se Elena ha deciso di lasciare il bordo vasca in favore di sbarra e parquet. Inizialmente però, anziché indossare uno stretto tutù, preferì i pantaloni larghi dell’hip hop; ma all’occhio esperto di Elisabetta Bresci, insegnante quarratina direttrice del centro Danzarte di Agliana dove Elena si allenava, non sfuggirono le sue potenzialità di ballerina classica. Così la convinse a provare le punte e da allora questo sodalizio non si è più sciolto.

E rimanendo in tema di sodalizi, quello di Elena con la scuola Danzarte è durato 6 anni, con momenti ricchi di soddisfazione fra borse di studio, stage e audizioni vinte in giro per l’Italia e non solo. Rammentiamo la borsa di studio per lo stage estivo “Rosella Hightower Cannes”, così come quella per il “Bolshoi Ballet” in Russia, o ancora il mese passato alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano. Pirouette dopo pirouette si arriva all’estate 2013, dove Elena vinse l’ennesima borsa di studio per uno stage presso l“Ateneo della danza” di Siena, un’agenzia formativa accreditata della regione Toscana che prepara ballerini professionisti. Finita quell’esperienza, gli insegnanti le proposero di tentare l’audizione per entrare nella loro scuola e naturalmente venne presa. La cosa curiosa è che ancora una volta Elena, avendo già 17 anni, entrò tardi rispetto a molti suoi compagni e nonostante questo venne subito inserita nel penultimo anno di formazione, dove però risultava la più piccola, in quanto gli altri avevano minimo un anno in più di lei. «Inizialmente ero un corpo estraneo, quasi come se fossi piovuta dal cielo all’improvviso» dice sorridendo Elena. «Questo generò un po’ di diffidenza nei miei colleghi di corso, che essendo già inseriti, avevano fatto gruppo senza di me». Ma Elena non si perse d’animo e due anni dopo, a 19 anni, si diplomò ballerina professionista, facendo quindi un bel recupero sul tempo perso. Sempre in quell’anno finì con successo gli studi di scuola superiore, e già che c’era prese anche la patente di guida, dato che abitava a Siena per gli studi.

Dopo il diploma l’ateneo senese le offrì l’opportunità di entrare nella loro compagnia, il “Balletto di Siena”, dove adesso Elena ha un contratto da ballerina stabile. Oltre a questo, dentro la scuola amatoriale dell’Ateneo, la nostra concittadina insegna danza contemporanea ai bambini dai 6 agli 8 anni, e dai 13 ai 16, ma all’occorrenza dà lezioni anche all’interno della scuola professionale, dove le capita di trovarsi ad insegnare ad ex colleghi di studi, oppure a studenti che hanno la sua stessa età. In extra, lavora presso la segreteria didattica.

Quindi, come abbiamo evidenziato nel punto due del nostro “elenco dell’ammirazione”, Elena è stabilmente nel mondo del lavoro a soli 21 anni e siccome si mantiene con la danza (attività che in Italia non offre molti sbocchi professionali), la gioia dovrebbe essere doppia per lei. Eppure, rammentandole tutto questo, continua a non vantarsi: «Mi ritengo senza dubbio molto fortunata» ci dice arrossendo un po’ «ma ho ancora molti margini di miglioramento». Con il “Balletto di Siena”, Elena ha girato tutta l’Italia, portando in scena assieme ai suoi compagni, spettacoli di danza classica e contemporanea, facendo addirittura una tournée in Spagna. Insomma, come per tutti gli sportivi professionisti, la sua vita non ammette pause neanche nei fine settimana, perché, o insegna danza, o danza lei stessa. 

Tanti sacrifici e vita sociale ridotta al minimo: mai avuti ripensamenti? «Sì» ci dice Elena con franchezza. «Le crisi non sono mancate, anche perché vivo fuori casa da quando avevo 17 anni. Fondamentale è da sempre il sostegno della mia famiglia e quello della Betty (Danzarte ndr) che mi spronano ad andare avanti». Cos’altro ti fa andare avanti? «La passione e l’emozione che provo nel salire sul palco; qualcosa di indescrivibile che lascia sempre accesa quella fiamma dentro il mio cuore».

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