Etica & Fisco: un equilibrio difficile

Etica & Fisco: un equilibrio difficile

di Alessandro Pratesi

dicembre 2024

Un tema tormentato, quello del rapporto fra contribuenti e Amministrazione Finanziaria: da un lato l’interesse pubblico, che chiama i cittadini al dovere di pagare le tasse, necessarie per ottenere servizi (sanità, assistenza sociale, istruzione, ecc.) e, per altro verso, il legittimo interesse privato a pretendere una tassazione equa e una normativa che non sia complessa come quella che, in attesa degli effetti della riforma fiscale, caratterizza il nostro ordinamento tributario.

Di questo si è parlato il 16 novembre u.s., nella Sala Maggiore del Comune di Pistoia, nel convegno intitolato “Etica & Fisco”, aperto dal presidente della LAFIS, Vieri Ceriani e che è stato introdotto con i saluti del Sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi e di altri rappresentanti di istituzioni locali: Luca Gori, Giancarlo Magni, Alessandro Pratesi e Angelo Vaccaro. All’incontro, coordinato da Jean-Marie Del Bo, Vicedirettore del Sole 24Ore, hanno partecipato relatori di primo piano del mondo accademico, di associazioni territoriali, ordini professionali e della Banca d’Italia: Franco Fichera, Giovanni Calì, Mauro Banchini, Franco Gallo, Lorenzo Franchini, Sofia Cecconi e Pietro Tommasino.

È intervenuto anche Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, il presidente emerito della Corte costituzionale, Franco Gallo, ha evidenziato come «Il tributo possa essere uno strumento per superare le disuguaglianze, come prevede la stessa Costituzione. Linea che caratterizzava per esempio anche la riforma fiscale del 1971. Quanto alla riforma che il Governo sta realizzando, restano dubbi. Se, infatti, devono essere valutate positivamente le nuove regole su sanzioni, contraddittorio e autotutela, non convincono l’abbandono della riforma del Catasto e la mancata revisione delle regole sulla successione».

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha sottolineato come «Il patto fiscale è alla base del patto costituzionale proprio perché l’imposizione è un mezzo per realizzare i diritti sociali», domandandosi «come potrebbe essere una società senza tasse? Sarebbe una società senza servizi, non in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini».

Lorenzo Franchini, ordinario di diritto romano, ha ripercorso la storia delle regole fiscali nei secoli passati, mentre Pietro Tommasino, divisione Finanza pubblica di Bankitalia, ha certificato il calo del tax gap, tranne che per l’Irpef degli autonomi, e Sofia Cecconi, avvocato dell’AGI Toscana, ha analizzato i rapporti fra lavoro irregolare ed evasione. Spazio anche per le testimonianze sull’educazione alle regole fiscali.

Franco Fichera, ordinario di diritto tributario, ha illustrato le esperienze di lezione giocosa con i bambini delle quinte elementari; Giovanni Calì, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Roma, ha raccontato gli incontri svolti dalle scuole primarie all’università a Roma e Mauro Banchini, dell’associazione “Pistoia nessuno si salva da solo”, le esperienze di solidarietà dal basso che coinvolgono la città toscana.

Insomma, un confronto sicuramente stimolante, con l’auspicio che vi sia una presa di coscienza sul dovere di pagare le tasse, ma anche – auspicabilmente – la spinta a realizzare una riforma fiscale che, finalmente, sia a misura di contribuente.

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