di Serena Michelozzi
settembre 2018
Per l’Italia gli Europei di nuoto di Glasgow sono stati un vero e proprio trionfo! Ciò grazie ad atleti che sono stati delle vere e proprie rivelazioni; ragazzi giovani, che, con la discrezione e l’umiltà di chi è già maturo e la prestanza che invece solo la giovinezza può dare, si sono presentati agli europei di nuoto e contro ogni pronostico, hanno raggiunto risultati strabilianti.
Ci si aspettava molto dai nostri campioni, Paltrinieri e Pellegrini, ma il blasone toglie la fame, e a prendersi le luci della ribalta sono stati i “più giovani”: Simona Quadarella, venti anni da compiere, la trasparenza e la semplicità di un viso solare che fa da corazza ad un carattere già di ferro, ha ottenuto risultati strabilianti lasciando alla blasonata concorrenza lacrime e stupore, portandosi a casa tre ori: nei 400, negli 800 e nei 1500 metri stile libero. Piero Codia, il possente corazziere che gareggia per l’esercito, classe 89 e 1,90 cm di potenza allo stato puro, riporta in Italia l’oro nei 100 metri farfalla. Arianna Castiglioni, classe 97 e faccia da matricola universitaria, si batte come una leonessa nella categoria rana ottenendo due bronzi, nei 50 e nei 100 metri, ed un altro nella staffetta 4×100 mista. Ed ancora, Andrea Vergani, 21 anni, esordiente a livello internazionale e subito bronzo nella 50 metri stile libero, nella gara, tra tutte, che necessita del maggior slancio sulla breve distanza. Questi sono solo alcuni nomi tra i numerosi, ancora quasi adolescenti, che hanno contribuito ad inorgoglire il nostro popolo ed il pubblico appassionato, regalandoci un impronosticabile terzo posto nel medagliere. Sono ben 39 le medaglie riportate nello stivale, dietro solamente alla Gran Bretagna, organizzatrice dell’evento, e alla Russia, ancora di un’altra categoria.
Le prospettive di crescita sono dunque ampie, non solo per questi ragazzi, ma per la visibilità dell’intero movimento sportivo. La passione e la volontà che questi giovani uomini e donne hanno dimostrato in quest’occasione possono essere di esempio alle nuove generazioni, donando sogni e speranza a tanti giovani che ancora devono scegliere la loro strada ed a tanti altri che altrimenti si perderebbero.
Da sportivi ci auguriamo che non sia questo il nostro traguardo finale, ma soltanto l’antipasto di quello che tra due anni, alle olimpia di di Tokyo, aspetterà i fuoriclasse cinesi, russi e statunitensi; con la speranza romantica e la convinzione forte, che questi “squali”, appena ventenni, possano far sventolare il nostro tricolore insieme a quelli dei grandi della terra, lassù, sull’Olimpo dei migliori del pianeta: un posto che alla nostra bandiera spetta di diritto.
Foto sopra, partendo da sinistra: Simona Quadarella, Piero Codia e Margherita Panziera.