di Linda Meoni (tratto da La Nazione)
dicembre 2013
La passione è quella dei motori. Più vecchi sono e meglio è, perché così a rimetterli a posto c’è più gusto. A far visita a casa sua c’è di che rimanere a bocca aperta: un vero e proprio arsenale di attrezzature che agli occhi dei più sembrerebbero solo un’accozzaglia confusa di vecchie ferraglie ma che per lui è materia prima da lavorare, con curiosità, capacità e eccitazione quasi di bambino. Fabrizio Fabbri, 59 anni, da sempre attivo in officina e ora in attesa della pensione, ha il suo pallino: le vecchie macchine. L’ultima impresa la porta avanti ormai da diverso tempo e vedrà la luce probabilmente entro la primavera, al massimo l’estate prossima. E’ tutto nel giardino di casa sua: una jeep militare originale del 1944 che tornerà presto come nuova.
«Il corpo» spiega Fabbri «l’ho comprato direttamente da un militare nel novembre del 2010. Da lì è rimasta ferma per un po’, poi ho cominciato a lavorarci reperendo i pezzi che mi servivano e lavorandoli per tirarli a lucido. Molti dei pezzi già in dotazione alla jeep infatti erano talmente mal messi che ho dovuto lavorarci su. Quelli irrecuperabili invece li ho sostituiti direttamente con ricambi che ho costruito io stesso. Ora non manca che qualche dettaglio e il mezzo sarà pronto». Basta che non piova e lo vedi sempre lì a lavorare, da mattina a sera, nella rassegnazione ormai della famiglia che si è arresa a questa passione. «Il motore ho cominciato a lavorarlo prima di tutti gli altri pezzi» continua Fabbri «e l’ho messo in moto nel dicembre del 2011. Ora, quando sarà finito il tutto, punto alla “targa oro”, ovvero quel riconoscimento che spetta a coloro che abbiano rimesso in sesto un mezzo che conservi ancora l’80% delle parti originali».
Ma la passione per la meccanica non si esaurisce qui, tanto che portano la mano artigiana di Fabrizio Fabbri, ad occuparsi di marchingegni usati (purtroppo) ancora oggi. «Un’idrovora» conclude Fabbri, «anche quella ho messo a punto. Era il 1990 circa e credo si trattasse di una delle prime macchine usate sul territorio nei giorni di urgenza alluvionale». E chissà che presto non si veda una insolita jeep militare in giro per le strade di Quarrata.