Fassari e Mascagni – hanno portato a Milano “La ricotta” di Pasolini

Fassari e Mascagni – hanno portato a Milano “La ricotta” di Pasolini

di Massimo Cappelli. Ph: Foto Olympia

giugno 2015

Il musicista quarratino Sergio Mascagni, con l’attore romano Antonello Fassari, hanno interpretato al teatro Franco Parenti di Milano, dal 24 al 29 maggio, una rappresentazione del cortometraggio “La ricotta”, pellicola cinematografica del 1963. Il lavoro, scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini, fu anche propedeutico al suo ben più noto capolavoro di qualche anno dopo, “ll Vangelo secondo Matteo”. Dal 5 al 8 maggio si sono svolte le prove dello spettacolo al Piccolo Teatro Del Castello, attiguo alla canonica della Chiesa di Buriano; l’evento teatrale è stato messo in scena dall’attore romano, accompagnato, con chitarra e mandolino, dal noto musicista quarratino.

Una rappresentazione nella rappresentazione poiché “La ricotta”, ambientato in un set cinematografico dove si gira la scena della Crocifissione di Gesù, affronta il dramma della fame attraverso la storia di Stracci, il protagonista, che interpreta il ladrone buono e muore sulla Croce a causa di un’indigestione dovuta alla colossale quantità di cibo, ingerito per la fame arretrata, nella pausa delle riprese. Pasolini all’epoca con questo suo lavoro, rivolgendosi soprattutto alla Chiesa, volle dare a tutti un grande messaggio, facendo riflettere sul fatto di quanti “poveri cristi” nel mondo, nel loro personale calvario, morissero di fame. Il concetto, dicono sia in sintonia con il tema dell’Expo di Milano, a mio avviso in maniera un po’ controversa avendo l’Expo come main sponsor, McDonald e Coca Cola. La vera forza di questa pellicola, come esprime Antonello Fassari, fu il suo testo, ed è per questo che il “Cesare” dei Cesaroni, ha avuto la geniale intuizione di portare in teatro la sceneggiatura attraverso un monologo, con una scenografia semplice, musiche appropriate, e in alcuni passaggi, anche le stesse del film.

Avendo avuto la fortuna di aver visto in anteprima le prove di questo spettacolo, non posso che esprimermi sulla bravura indiscussa di Antonello e di Sergio, poiché riescono a portare lo spettatore dentro la storia con pochissimi strumenti a disposizione: la fisicità, la modulazione della voce, la velocità alternata alla lentezza, una chitarra e un mandolino. Dopo la rappresentazione teatrale fanno anche la proiezione del film. Per chi non ha visto al Teatro Parenti ”La ricotta”, avrà modo di rifarsi, perché Fassari e Mascagni porteranno questo lavoro in giro per l’Italia e sicuramente anche dalle nostre parti. Restando in tema di teatro, ho il piacere di informare che l’associazione Cervelli in Tempesta e il suo direttore artistico Lorenzo Tarocchi, dal 19 giugno hanno in concessione il Piccolo Teatro del Castello, dove faranno un susseguirsi di eventi per una cinquantina di persone alla volta. Pochi… ma buoni, a godere ancora una volta dell’arte emanata dal nostro territorio.

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