di Marco Bagnoli. Foto: Samuele Abate
giugno 2022
Lo scorso marzo è uscito “Energizing”, il primo lavoro musicale del chitarrista Federico Torzoni. L’abbiamo ascoltato, ci è piaciuto, e allora ci siamo convinti a intervistarlo.
Federico è un quarratino doc, anno 1972, e come spesso succede la musica è un po’ una sua seconda identità: nella vita infatti si occupa di tutt’altro, è nel ramo spedizioni, sposato con Carmen e padre di Riccardo, nove anni. Però, come accade ancora più spesso, la sua passione “segreta” per le sette note si rivela quanto mai totalizzante, nel senso che, al netto dei doveri lavorativi quotidiani, e degli altrettanto improcrastinabili oneri e onori familiari, il consueto incontro con le sei corde è praticamente irrinunciabile. Alla chitarra si è avvicinato verso i trent’anni, anche se di musica in casa se ne respirava eccome, tutto merito della mamma. E dal 2015 ha deciso che era tempo di fare sul serio. Ecco che il nostro Gabriele Bellini entra nella nostra storia come prezioso insegnante di chitarra elettrica. Gli anni proseguono il suo corso e intanto Federico suona e assaggia i suoni di diversi modelli di chitarra, giusto per scovare quella che gli gusta di più. Arrivano anche i tempi del lockdown, e allora qualche riflessione comincia ad affacciarsi a un livello discretamente elevato di coscienza. La sua risposta a tutto quello di brutto che è stato si trasforma in un EP, un extended play di cinque brani strumentali, “Energizing”, appunto. E il disco vuole essere proprio questo, come un flusso di energia che ti scrolla di dosso tutta la fatica e tutta la negatività. Mica poco, ottimo proponimento… Si tratta di un succoso grappolo di cinque pezzi, tutti suonati senza canto: era questo il momento di fare così, ci dice Federico, poi chissà, in futuro potrebbe mettersi a scrivere canzoni cantate.
Il lavoro su CD è stato prodotto da Gabriele Bellini, per la sua etichetta quarratina Qua Rock Records, e registrato presso La Fucina Studio di Giacomo Jac Salani di Empoli. I musicisti coinvolti, a parte Federico, che suona tutte le chitarre, sono pochi ma buonissimi, a partire dallo stesso Gabriele e Giacomo, al basso elettrico, senza dimenticarsi della pulsazione ritmica della batteria di Michel Agostini. Sono stati realizzati quattro video, per illustrare al meglio l’eloquenza “senza parole” dei brani. Adesso però dovete andare ad ascoltarveli anche voi, qui le chiacchiere stanno a zero! Gli abbiamo detto di scegliere per noi un pezzo su tutti, che illustrasse al meglio lo spirito delle composizioni. Federico se ne esce con “Enjoythelight”, sì esatto, scritto tutto d’un fiato. Rappresenta un po’ la voglia di cogliere finalmente quella benedetta luce in fondo al tunnel, che sia una lampadina, o il sole intero.
Si sa, il tempo a un certo punto del tuo tempo vitale sembra proprio non bastare più – mentre una volta era dura farlo passare… Ma stringendo i denti si riesce a farci stare tutto, dal lavoro, al telefono, alla famiglia, che ti supporta come nessun altro fa. E allora è bello vedere che magari il piccolo di casa inizia ad apprezzare quella cosa ormai antica chiamata Rock. Poi che c’entra, Federico ha coltivato i suoi miti musicali, dai Led Zeppelin ai Duran Duran, passando per i Metallica e i Pink Floyd, oltre all’immancabile Joe Satriani – ma un domani starà a Riccardo scegliere i suoi. Quel giorno il Rock ci sarà ancora, state tranquilli… e pure noi, così gli faremo un’intervista!