di Linda Meoni
settembre 2014
Come se fosse quel nonno grosso e rassicurante, quel nonno di famiglia da cui i nipoti ascoltano affascinati quello scrigno infinito di storie vissute negli anni. E se fosse un nonno, questo è certo, deterrebbe il record di longevità. Stiamo parlando della Filarmonica Giuseppe Verdi di Quarrata, che nel giugno scorso ha tagliato il traguardo brillante dei 140 anni di attività e che ha dato vita anche a un ramo giovanile per la formazione degli allievi, come in un autentico passaggio di testimone: La Bandina, nata nel 2011 per volontà dell’attuale presidente Pierluigi Borelli, oggi anche responsabile e speaker del gruppo giovanile. Una formazione fresca che scaturisce dalla scuola di musica della Filarmonica stessa, che ha all’attivo tre insegnanti diplomati e circa sessanta allievi ogni anno. Una fucina di talenti, gratuita ed aperta a tutti ogni mercoledì pomeriggio dalle 14.30 alle 19.30 al Polo tecnologico, gestita, per la classe dei legni, da Filippo Valbonetti e per la classe degli ottoni da Alessandro Francini. Il primo significativo battesimo per la neonata formazione risale al maggio 2011 con il raduno delle bande musicali giovanili di Empoli, poi le uscite quarratine organizzate in collaborazione con la pro loco. Un ricco repertorio quello sciorinato dalla Bandina che verte su pezzi legati alla filmografia più recente. I maestri che dirigono alternandosi sono Maurizio Bonacchi e Filippo Valbonetti, con la collaborazione di Fabrizio Gestri. Nella “squadra junior” troviamo Eleonora Borelli e Tommaso Giannoni (flauto traverso), Isabella Borelli e Chiara Drovandi (quartino), Caterina Pratesi (oboe), Camilla Mancini, Serena Priami, Lorenzo Drovandi, Emma Leonetti, Sara Fé, Matteo Sali, Matteo Pinferi (clarinetto), Mariachiara Sali, Chiara Vignolini, Gabriele Fiaschi (sax soprano), Maria Natiello, Mattia Spinelli, Flavia Vergari, Samuele Nesti, Riccardo Tesi, Luca Sali, Valentino Giannetti (sax contralto), Jacopo Bonacchi, Irene Niccolai (sax tenore), Lorenzo Giannoni, Andrea Bagni, Andrea Gori, Matteo Malinconi, Eugenio Leonetti, Enrico Vergari (tromba), Pietro Mancini (bombardino), Nicolas Bagni (trombone), Martino Buracchi (batteria e percussioni), Giacinto Leonetti (basso).
Numerose le soddisfazioni portate a casa dal gruppo giovane che bene si inseriscono nella longeva e prolifica attività della formazione storica, nata, appunto, nel 1874 quando alcuni ex militari, membri del corpo musicale dell’83° reggimento di Fanteria di stanza a Pistoia, decisero di dar vita a questa formazione sotto la direzione del maestro Paolini. Da lì un crescendo di bacchette prestigiose, Raffaello Dori su tutti, che riuscì con la sua bacchetta a trasformare un gruppo di semplici braccianti amanti della musica, in una formazione di musicisti esperti. Nomi altrettanto prestigiosi sono stati Giuseppe Da Prato, Garibaldo Querci, Roger Mazzoncini, Alessio Stabile, Lorenzo Fratini e poi l’attuale Alessandro Francini. Nello storico dei vertici della Filarmonica non mancano personalità diventate istituzioni quarratine come Remo Giuntini, Vivaldo Matteoni, Franco Malinconi e Luigi Vangucci, oggi presidente onorario. Ampio e rinnovato il consiglio, che vede nelle sue fila, oltre ai già menzionati Borelli e Vangucci, Fabrizio Gestri e Carlo Rossetti (vice presidenti), Silvano Sermi, Graziano Borchi, Enrico Borelli, Biagio Falcini, Maurizio Nesti, Dario Mancini, Giacinto Leonetti e Stefano Arnetoli, insieme a Tiziana Fioravanti responsabile per le notizie Facebook della Filarmonica. Importanti anche le collaborazioni che hanno visto l’alternarsi di presenze come Enrico Nenci, Lisandro Guinis, Giulia Tamarri, Sergio Carrara, Barbara De Mayo e Lando Bartolini. Attualmente collaborano con la Filarmonica la soprano Benedetta Gaggioli e i baritoni Stefano Arnetoli e Marco Drovandi.