di David Colzi
Su questo giornale è capitato a volte di parlare di donne che fanno un lavoro o uno sport tipicamente maschile, ma stavolta facciamo il contrario! Franco è ricamatore dal 1973 e quando si è iscritto alla Camera di Commercio non c’era ancora questa voce: <<E’ vero>> dice Gucci <<all’epoca la qualifica era al femminile, quindi sul foglio d’iscrizione ci hanno messo “ricamatrice/o” (sorride)>> In quasi quarant’anni ne ha ricamate di cose il nostro Franco, tra biancheria, pelle e cuoio, ma la svolta è arrivata nel ’92 quando ha iniziato con gli stemmi militari, grazie al consiglio del figlio Lorenzo, all’epoca militare di leva. <<Inizialmente ci siamo occupati degli stemmi e dei gradi delle divise dei Parà a livello nazionale,>> precisa Franco <<ma già prima ci occupavamo di quelli per il Rally>>.
Il lavoro è poi proseguito con altre forze armate, come Guardia di Finanza, Carabinieri ecc.. e questo può essere un vanto per la nostra comunità, dato che in Italia, i ricamifici che si occupano di questo settore, sono solo tre… e uno si trova “qua”. <<E’ un lavoro importante che comporta molte responsabilità>> afferma Gucci <<perché ci vuole una licenza speciale che può essere revocata in qualsiasi momento. In più, mi vengono fatti degli ordini precisi ed io devo consegnare tutto, per evitare eventuali furti in magazzino>>. Se questo non bastasse, il nostro ricamatore si è occupato anche di stemmi per lo sport, come il logo della Fiorentina e della Roma Calcio per alcuni gadgets, oppure stemmi per le tute dei maestri di sci dell’Abetone, o ancora per le associazioni di volontariato come la Misericordia o la locale sezione della Croce Rossa.
La più bella soddisfazione? <<Gli stemmi sulle divise degli ufficiali dell’esercito Eritreo>> dice Franco <<e alcuni marchi su abiti di stilisti famosi quali Vivienne Westwood e Pierre Cardin. Questi sono lavori che hanno portato la mia produzione in giro per il mondo>>. E per il futuro? <<C’è mia figlia Chiara, a cui sto tramandando questo mestiere: lei è la più piccola di quattro figli, ma i suoi fratelli, cioè Lorenzo, Emanuele e Francesco, hanno preso altre strade>>, conclude Franco Gucci.