Franco Masci – un artista quarratino in America

Franco Masci – un artista quarratino in America

di David Colzi

marzo 2014

Franco Masci è un cittadino di Quarrata che ha letteralmente “trovato l’America”, nel senso che quel paese lo ha adottato e gli ha permesso di vivere appieno la sua passione per l’arte. L’incontro con il Sacro Fuoco, è avvenuto a 11 anni, quando vide la bellezza di Firenze e delle sue splendide chiese: per Franco fu amore a prima vista e lì capì che l’arte sarebbe stata la sua vita. «Considero le cattedrali come dizionari dell’arte, in particolare Santa Maria del Fiore a Firenze e Santa Maria Nascente a Milano, sono i Duomi più belli del mondo». Così, da autodidatta, iniziò il suo percorso con il preciso intento di trovare strade mai battute da nessuno.

Inizialmente cercò di intraprendere gli studi all’Istituto d’Arte, ma i genitori lo volevano dottore, così per «scrivere il mio libro», come ci dice lui, a soli 22 anni partì alla volta dell’America. La prima città fu New York, «la foresta di cemento», dove trovò lavoro come lavapiatti e pizzaiolo, cercando nel tempo libero di vendere i suoi disegni per strada. Ma è la California a permettergli di vivere della sua creatività: lì Franco realizza gli interni di diversi ristoranti, occupandosi non solo di affreschi e quadri, ma progettando gli spazi interni e talvolta gli arredi.


Però Masci non è solo pittore, anzi lui oggi si considera scultore, amando molto il marmo, un materiale che ha imparato a conoscere qui a Quarrata, quando da ragazzo aiutava il babbo a lavorarlo. Come molte decisioni di questo artista quarratino, anche la scelta della scultura è legata a un evento di quelli che cambiano completamente le prospettive di vita. Infatti nel 2000 si trovava nel sud della California a lavorare alla decorazione di una vetrata, quando per una disattenzione ha urtato la parete, rompendola e amputandosi quasi il braccio. «Sarei potuto morire dissanguato.» dice Franco Masci «In quel momento stavo dipingendo angeli e mi è sembrato che siano stati loro a salvarmi. Nei giorni successivi tre televisioni locali si interessarono alla mia vicenda. In tutto sono stato due anni senza lavorare». L’incidente gli lascia postumi alla mano che non gli permettono più di disegnare e dipingere con la stessa precisione di prima, ma Franco non si abbatte e rispolvera la scultura, un’arte che fino ad allora lo aveva coinvolto solo sporadicamente. Così iniziano ad apparire i suoi angeli con fattezze umane, spesso con le morbide curve femminili, ma anche con i vigorosi muscoli maschili. Come ci spiega l’artista, più che arrivare da un’altra dimensione, i suoi esseri soprannaturali arrivano da un altro pianeta.

A questo punto ci verrebbe da pensare che Masci ha già sondato tutti le discipline, ma lui sorprendendoci, rivela un ulteriore progetto molto ambizioso: “La cattedrale della Luce”. Ideata, progettata e realizzata in modello, questa struttura rappresenta un luogo senza religioni, dove le persone si possono incontrare e gli artisti possono scambiare le loro idee. Per ora la struttura verrà realizzata in formato gazebo, ma nei sogni di Masci c’è quello di erigerla in scala uno a uno, con una struttura all’avanguardia fatta di materiali leggeri ma resistenti, sfruttando energia pulita. E a proposito di sogni, l’artista quarratino sta pensando anche ad un film che ruoti intorno a questa struttura. Rimanendo in tema di fabbrica dei sogni, Franco sta tessendo i rapporti, per inserire le sue sculture all’interno di un film di spionaggio di prossima produzione, e vedere le sue opere sul red carpet, durante la premiere. «La mia vita è un mosaico, fatta di tanti frammenti», conclude Franco Masci… e a quanto pare i pezzi più pregiati ce li deve ancora mostrare.



 

 

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