di Massimo Cappelli
dicembre 2023
A causa di una grave malattia, all’età di settantatré anni, il 23 ottobre scorso si è spento Franco Nannini, molto conosciuto a Quarrata in quanto storico collaboratore del notaio Vincenzo Bafunno. Dopo il diploma di scuola superiore, negli anni Settanta, successivamente ad un breve periodo di impiego in banca, entrò come collaborare dal notaio D’Errico, poi da Paolo Guida e negli ultimi trent’anni, appunto, da Vincenzo Bafunno, il quale ci ha contattato e si è proposto di fare un ricordo di Franco.
E’ morto il Notaio di Quarrata.
Sì, Franco Nannini, diploma di scuola superiore, una memoria formidabile ed una esperienza sul campo che nessun notaio vincitore di concorso potrebbe mai vantare, per tutti i quarratini era il Notaio, mentre i miei colleghi con cui ha collaborato per lunghi anni ed io, eravamo i “facente funzioni”.
Ruvido, burbero, brontolone, in trent’anni di convivenza alla domanda “Franco, come va?” mai che abbia risposto “Tutto bene”! Mai! Ma era buono dentro, ha fatto del bene a tutti i clienti che entravano in studio. Chiedevano di lui quasi sempre, e lui li ascoltava anche per ore, facendomi a volte arrabbiare per il tempo che dedicava a ciascuno, inventandosi soluzioni da fare invidia ai migliori professionisti.
Era l’uomo dei preventivi, e a rimetterci ero sempre io e mai i clienti, ma andava bene cosi, era giusto così. E lavorava. Sempre.
Quando arrivai a Pistoia nel ‘94 andai a presentarmi a tutti i colleghi della zona. Tra questi incontrai e conobbi Paolo Guida con il quale Franco collaborava. Il connubio Guida-Nannini aveva fatto di quello studio una corazzata solida ed efficiente. Dopo qualche mese per sue scelte personali, Guida si trasferì a Napoli e Franco Nannini, tra tutti i colleghi anche molto più esperti di me, venne a trovarmi per chiedermi se me la sentissi di assumere tutti i dipendenti dello studio Guida per evitare la demolizione di quella pregevole organizzazione.Follemente accettai, passando in un mese da due dipendenti a undici. Furono mesi terribili, ma grazie sopratutto a Franco, riuscimmo a superare il guado.Fino alle ferie di agosto, già quando il male si era affacciato, era lì, nel suo ufficio.
Ci siamo salutati e non è più tornato. Ci mancherai, Franco, vecchio brontolone.
Mancherai ad Anna, tua sorella, a tutti i parenti e a tutta Quarrata. Mancherai ai tuoi colleghi di lavoro e a tutte quelle persone che sono transitate nello Studio. Mancherai agli amici che condividevano con te la passione per la caccia e mancherai ai tuoi uccelli da richiamo, che non appena hai intuito la gravità della malattia hai affidato ad un tuo amico cacciatore. Ciao Franco.