di David Colzi
giugno 2015
Chi è stato in crociera, sa perfettamente quanto impegno viene profuso per far divertire gli ospiti nei momenti di navigazione e quanto lavoro ci sia più in generale, per garantire che tutto fili liscio in ogni momento della vacanza. Fra i tanti professionisti sparsi in tutto il mondo che lavorano su queste “città galleggianti”, c’è anche un nostro concittadino, Giammarco Giorgi, che abbiamo incontrato a Quarrata, prima dell’ennesimo imbarco. Lui il mare ha iniziato a frequentarlo da ragazzo, quando d’estate lavorava a Riccione nel negozio di biancheria di famiglia. «D’inverno però ero a casa» dice Giammarco «così per cercare di arrotondare, inviai il mio curriculum a un’agenzia di animazione, e così per un anno sono stato a lavorare a Sharm el-Sheikh». Presto però, complice la crisi, che già agli inizi del 2000 iniziava a farsi sentire, il negozio di famiglia chiuse i battenti, e Giammarco decise di riprovare con l’animazione, ma stavolta, inviò il curriculum alla Costa Crociere, dove venne subito chiamato per sostenere un colloquio grazie anche alla sua ottima conoscenza dell’inglese, del francese e del tedesco, studiati alle scuole superiori. Alla fine su 150 candidati, Giammarco rientrò nei 50 che vennero selezionati per lavorare con Costa dal 2004 al 2005. Il suo primo imbarco durò 6 mesi e fu lungo il Mediterraneo; il nostro concittadino faceva parte dello staff che si occupava di tutte le attività di intrattenimento, quindi non solo serate a tema, ma anche cooperazione con l’ufficio escursioni, oltre a occuparsi dell’imbarco e dello sbarco dei passeggeri.
L’esperienza successiva fu nei villaggi turistici internazionali in Veneto. Perché scelse villaggi in cui non c’erano italiani? «Sia per migliorare la mia conoscenza delle lingue straniere, sia perché non è facile lavorare con gli italiani, che spesso in vacanza sono poco rispettosi delle regole e troppo pretenziosi». Finita anche questa avventura, Giammarco si è preso qualche anno di pausa dal mare, trasferendosi a Roma. Nel 2013 però, ha di nuovo mollato gli ormeggi con un’altra compagnia di navigazione, stavolta americana, la Royal Caribbean International, che annovera nella sua flotta, le navi da crociera più grandi del mondo, con le quali copre le rotte di tutto il globo.
Lei, che in questi anni ha visitato 85 nazioni diverse, ci saprebbe dire i posti che più l’hanno sorpresa per la loro bellezza? «Come città dico Reykjavík, la capitale dell’Islanda, mentre come luogo, scelgo Capo Nord in Norvegia». Invece, un posto “inflazionato”? «I Caraibi, che indubbiamente sono bellissimi, ma onestamente i mari di Sicilia e Sardegna non hanno niente di meno». La traversata più lunga? «Nel 2013, e si trattava di una crociera transatlantica sulla Liberty of the Seas, una delle 4 navi più grandi al modo. Siamo partiti da Barcellona, per arrivare all’Isola di Saint Martin, nelle Antille». Lei fa un lavoro da sogno: ma quando è in vacanza cosa fa? Viaggia? «Mi godo la mia Quarrata, facendo lunghe passeggiate la mattina, soprattutto nelle frazioni più tranquille. D’altronde per lavoro sto in mezzo a molte persone; pensi che le navi da crociera più piccole su cui lavoro, ospitano fino 3500 persone a settimana, mentre le più grandi, 6600 provenienti da tante nazioni diverse. Quindi, un po’ di stacco ci vuole…»
Continuando a parlare di cifre, ci stupiscono quelle che riguardano la Allure of the Seas: 2704 cabine, 16 ponti, 29 ristoranti, 54 bar, e in tutto è lunga 361,79 metri e larga 63,39, per un peso di 225.000 tonnellate. Non a caso è la nave da crociera più grande del mondo (assieme alla Oasis of the Seas), su cui ha lavorato Giammarco Giorgi, prima di imbarcarsi, a maggio di quest’anno, sulla Quantum of the Seas. In questo gioiello del mare, il nostro concittadino, grazie a una recente promozione, ha ricoperto il ruolo di “International Ambassador”, ovvero responsabile del servizio alla clientela, mentre prima era Cruis Staff. …E noi, con un po’ di invidia, gli auguriamo buon viaggio!
