di David Colzi. Foto: Gabriele Bellini.
dicembre 2023
Giampiero Sordo e Gianna Tredici, sono una coppia di quarratini che da esattamente 20 anni, gestisce il ristorante-pizzeria del Circolo Arci di Montale. “Fortuna”, così si chiama l’attività, ma nel loro caso si deve parlare soprattutto di esperienza, in particolar modo per quanto riguarda Giampiero che ha cominciato presto a lavorare nel mondo della ristorazione, prima come cameriere per un decennio nel mitico pub quarratino “Glu Glu”, e poi gestendo per qualche anno, insieme al cugino, il bar del Bowling di Quarrata, altro punto di ritrovo di molti pistoiesi. «Io invece vengo da tutt’altro contesto lavorativo» esordisce sorridendo Gianna. «Sono stata operaia nel campo del tessile a Quarrata, però mi è sempre piaciuto il contatto col pubblico e infatti di tanto in tanto davo una mano a mio marito al Bowling, e per un certo periodo sono stata anche cameriere a “La Villa” di Quarrata».
E poi siete venuti a Montale…
«Inaugurammo esattamente il giorno di Befana del 2003. Cominciammo questa avventura insieme ad un altra famiglia di tre persone che venivano dal mondo della ristorazione. Dal 2008 siamo rimasti io e mio marito, sebbene sia lui il proprietario. Oggi con noi lavorano anche due ragazze e serviamo una cinquantina di coperti».
C’era una gestione precedente?
«No, prima di noi qui non c’era mai stata la pizzeria, sebbene ci fosse lo spazio predisposto e le licenze… Quindi è stato un vero salto nel vuoto, perché noi non avevamo un metro di paragone con chi ci aveva preceduti».
Nella divisione, dei compiti, Giampiero si occupa della cucina, mentre Gianna della sala. In più lei gestisce il bar… A proposito: come va il bar?
«Il Covid ha radicalmente cambiato le abitudini delle persone» ammette Gianna «e a tre anni di distanza si continua a sentire l’onda lunga della pandemia: in pratica le cose non sono più tornate come erano prima, sebbene noi abbiamo i nostri clienti affezionati, che ormai sono parte della famiglia».
Però quel periodo ha rafforzato l’asporto.
«In quell’ambito abbiamo sempre lavorato molto fin dagli inizi e tutt’oggi continuiamo a servire molti montalesi. Devo dire che nel periodo del Covid, abbiamo sentito tanto l’affetto e la vicinanza della comunità che ci ha sostenuto, permettendoci di non chiudere».
E oggi come vi trovate col nuovo consiglio direttivo del Circolo Arci?
«Molto bene. Sono tutti ragazzi giovani e propositivi, ed anche questa estate hanno organizzato tanti eventi. Fra l’altro tengono aperto qui un punto di ristoro ogni martedì, quando il bar è chiuso, per continuare a servire chi viene al Circolo, perché ci tengono a questo posto».
Il menù della “Fortuna” è quello classico del circolino come usava una volta e propone dall’antipasto alla pizza, passando per le serate speciali, o gli appuntamenti fissi, tipo il venerdì, con menù di pesce. Non mancano poi, durante il fine settimana, i piatti o i prodotti tipici della tradizione toscana, tipo la trippa alla fiorentina, il Cacciucco, o i Bighelloni, che sono biscotti preparati in vari gusti. Però, ci tiene a precisare Gianna, il loro cavallo di battaglia resta la pizza.
Ne avete qualcuna inventata da voi?
«Sì, la pizza “Don Paolo”, oramai inserita nel nostro menù. Si chiama così perché una volta mio marito la preparò per don Firindelli e divenne subito molto richiesta. E’ a base di salsiccia, prosciutto cotto, funghi, carciofi, olive e wurstel tagliati a stellina, omaggio al ristorante “Mago di Oz” di Quarrata, dove Giampiero ha lavorato da giovane. Insomma, continuiamo a vivere così, fra Montale e Quarrata… le nostre due case!»
Altri omaggi ai montalesi?
«C’è il “Cofaccino del comandante”, dedicato a Cataldo Lo Iancono, nostro affezionato cliente, che lo ordina sempre».
Tu e Giampiero lavorate sei giorni su sette, dalla mattina presto fino alla sera tardi, senza contare gli eventi. Per una coppia non sarà stato sempre facile…
«In effetti non lo è stato. Per questo è doveroso ringraziare mia mamma Laura e mia suocera Ersilia, che sono state un supporto fondamentale per crescere la nostra bambina» conclude Gianna Tredici.
A proposito della loro Camilla, che presto sarà maggiorenne, veniamo a sapere che studia con profitto alla scuola alberghiera. Lei però lei ci tiene a ribadire che troverà la sua strada e non diventerà la seconda generazione della “Fortuna”… E’ anche vero che dal 2008 ad oggi, ne abbiamo sentite di storie di persone che alla fine sono tornate nell’attività di famiglia, dopo aver spiccato il volo. Rivediamoci fra vent’anni e ne riparleremo.