di Daniela Gori
dicembre 2016
Compie 25 anni il “Centro culturale Sbarra”, fondato a Quarrata da persone di formazione cattolica sotto la guida di monsignor Aldo Ciottoli.
Scopo dell’associazione è mantenere vivi sul territorio i valori e le convinzioni del portavoce dell’Azione Cattolica e del movimento democratico cristiano don Dario Flori. Proprio la denominazione “Sbarra” è un richiamo alla figura di don Flori, che veniva chiamato con questo pseudonimo a causa della fermezza delle sue convinzioni: come una sbarra di ferro che si spezza ma non si piega, non era disposto a rinunciare ai propri principi e alle proprie idee. «Questi 25 anni sono un traguardo per la nostra associazione che promuove i valori di vera cultura e di vera moralità» ha precisato Alessandra Covizzoli cofondatrice del centro culturale insieme a Marino Michelozzi «valori che appaiono oggi tanto importanti per la crescita e lo sviluppo della nostra realtà locale e della società contemporanea». Don Flori per venire incontro alle esigenze economiche del ceto contadino, fondò agli inizi del ‘900 la Cassa rurale di Vignole, antenata dell’attuale Banca di Credito Cooperativo di Vignole e montagna Pistoiese.
Costretti a restare in classe durante le ore di educazione fisica; sono gli studenti della succursale quarratina del liceo artistico Policarpo Petrocchi, da quando alle loro classi è stato vietato l’utilizzo del palazzetto dello sport adiacente alla loro scuola.
All’inizio di questo anno scolastico infatti la Uisp, a cui il Comune di Quarrata ha dato in gestione il palazzetto, ha comunicato alla scuola che non lo concederà più come durante gli anni passati per la materia scolastica di scienze motorie. Il motivo risiede nella morosità dell’affitto (si tratterebbe di 4mila euro circa) da parte della Provincia, ente che deve provvedere a fornire gli spazi alle scuole superiori. La Uisp adesso reclama il contributo economico, secondo l’accordo fatto con la Provincia, pena non fare più entrare nel palazzetto gli studenti, almeno fino a quando a gennaio 2017 non scadrà il contratto. Dover trascorrere le ore di educazione fisica seduti in classe ha spinto genitori, studenti e insegnante a cercare una soluzione, contattando il consiglio direttivo dell’associazione sportiva. Intanto il presidente della Provincia Rinaldo Vanni ha recentemente dichiarato che dovranno essere i Comuni a assumersi le spese per le palestre scolastiche. D’altra parte è sotto gli occhi di tutti la difficile situazione economica in cui si trova la Provincia. Quindi la palla rimbalza un’altra volta all’amministrazione comunale.
I continui allagamenti di via del Falchero ogni volta che si verificano piogge abbondanti stanno mettendo in difficoltà l’azienda di Remo Paccagnini e della figlia Sabrina.
Si tratta di un allevamento con trecento pecore che necessita nutrimento e assistenza quotidiana, e che rimane isolato ogni volta che la strada si allaga. Nel 2000 l’acqua alluvionale arrivò addirittura a lambire il capannone delle pecore, come ricordano gli stessi allevatori. Durante l’ennesimo allagamento hanno sollecitato la collaborazione di Legambiente per trovare una soluzione, e gli attivisti Daniele Manetti, Fausto Dali, Maurizio Bertolucci armati di stivali hanno fatto un sopralluogo direttamente dentro l’acqua «Quello del Falchero è un problema ricorrente» spiega Daniele Manetti, presidente di Legambiente Quarrata «basti pensare che in due anni la via ha subito ben nove alluvioni. La nostra associazione, insieme ai geologi che ne fanno parte, sta studiando delle soluzioni per salvaguardarla dagli allagamenti e dall’inquinamento, in modo da mettere in sicurezza tutti i cittadini e le aziende che hanno sede nella zona».
Una cooperativa di piccoli soci, con tanto di cariche e quote sociali, statuto e logo, che non ha nulla da invidiare a quelle dei “grandi”: è “This is us”.
La cooperativa fa parte di un progetto promosso sul territorio di Quarrata già da un paio d’anni dalla Banca di Credito Cooperativo di Vignole e da Confcooperative Toscana. “This is us” si è formata tra i banchi della sezione F della scuola media dell’istituto comprensivo Bonaccorso da Montemagno, con la collaborazione delle professoresse Chiara Acomanni, Annalisa Gianquitto e Stefania Morganti, degli operatori della Cooperativa Gemma e del dirigente scolastico Luca Gaggioli. Dopo un primo biennio di rodaggio, quest’anno la piccola impresa ha ideato un’attività a sfondo sociale rivolgendosi ai bambini delle scuole materne e elementari del comprensivo. “Film merenda” è il nome del programma che ricalca la falsariga del progetto “Welcome” che la cooperativa Gemma svolge sul territorio con i ragazzi: l’intrattenimento pomeridiano in uno spazio educativo dove la socializzazione e l’apprendimento si intrecciano con creatività e competenza. I bambini dell’ultimo anno della materna e dei primi anni della primaria trascorreranno quindi – al costo di 1 euro ciascuno – alcuni pomeriggi nell’aula magna di via Petrarca, dove gli studenti della 2^F soci della cooperativa li prenderanno sotto la loro custodia, e dopo la proiezione di un film faranno la merenda. Il ricavato di questa esperienza andrà a rimpinguare il piccolo gruzzolo che costituisce il capitale sociale di “This is us”.