di Daniela Gori
settembre 2015
Ogni anno, già con l’arrivo della primavera, per le strade cittadine, e Quarrata non fa eccezione, assistiamo a tutto un proliferare di striscioni attaccati qua e là grandi come lenzuola a due piazze con scritte a caratteri cubitali che scherzosamente esortano Caio a non andare all’altare con Tizia, con battute del tipo “ripensaci, sei ancora in tempo”. La bella stagione poi porta sempre voglia di ritrovarsi per fare festa tutti insieme all’aperto. La calura estiva favorisce l’entusiasmo per tornei e gare serali e chi ne ha la possibilità, organizza feste di compleanno in giardino. Per le strade, attaccati ai ponti, ai lampioni ai semafori, palloncini e bandierine colorate inneggiano al rione preferito. «In pochi possiamo dire di non aver sorriso divertiti leggendo le battute spiritose», dice il comandante della polizia municipale di Quarrata Marco Bai «ma questa è una trasgressione che vale una sanzione amministrativa di 422 euro, come si legge nel codice della strada. Visto che però in assenza di flagranza è impossibile da sanzionare basterebbe che i trasgressori poi si preoccupassero di togliere striscioni e cartelloni, che tra l’altro sono pericolosi perché con il tempo si deteriorano, possono strapparsi e con il vento volare e creare disagio alla viabilità. Così tocca a noi vigili andare a staccarli, e periodicamente devo tenere impegnata una unità in questo intervento di pulizia, a scapito di altre operazioni più importanti».
L’uso di pratiche ambientali e agricole che tengano conto della moderna tecnica innovativa ma allo stesso tempo senza l’uso di pesticidi, diserbanti e fertilizzanti chimici. L’obiettivo è istituire e promuovere una vasta area caratterizzata dal modello biologico di produzione e consumo, senza tralasciare lo sviluppo economico. Se questi aspetti in piccolo erano già alla base dell’attività dei Gas (Gruppi di acquisto solidale) sono anche i principi basilari del nascituro Bio-distretto del Montalbano, promosso inizialmente da un comitato presieduto da Vittorio Contini Bonacossi della Fattoria di Capezzana, e adesso esteso a Comuni e città aventi come comune denominatore il Montalbano. A Quarrata intanto è nato un gruppo locale di sostegno al percorso con referente Giuditta Vaiani di Abbonbrì. Ma per realizzare un progetto tanto ambizioso quanto già collaudato in altre zone toscane e d’Italia, occorre il supporto delle amministrazioni comunali.
Riaprono per l’anno scolastico 2015/16 le iscrizioni ai corsi laboratoriali di ricamo del filet a modano dell’ICS Bonaccorso da Montemagno di Quarrata, nell’ambito del sistema di Eda di Pistoia e della Regione Toscana per la Formazione Permanente e Ricorrente degli adulti (www.edapistoia.it). I corsi, due di undici lezioni ciascuno, da ottobre a dicembre e da gennaio a marzo, con cadenza settimanale, possono essere frequentati nei locali della scuola media di via Petrarca a Quarrata il pomeriggio dalle 15-17, oppure il mercoledì sera presso il palazzo della Civetta, in via C. da Montemagno, orario 20,30-22,30. Due i livelli previsti, base e perfezionamento. In maggio, nell’ambito della manifestazione “Magia e dintorni” sarà poi organizzato il consueto corso intensivo di tre giorni. Termine ultimo per le iscrizioni: entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre per i corsi annuali, entro il 30 aprile per il corso intensivo.
È stato finalmente siglato il protocollo e avviato il percorso che vedrà i profughi africani, attualmente dislocati a Quarrata, dedicarsi a lavori socialmente utili sul territorio. Per loro saranno quindi regolarizzati anche ruolo e copertura assicurativa. I quattordici uomini tra i 25 e i 35 anni provenienti da Senegal e Gambia che da circa tre mesi sono stati alloggiati in due abitazioni private, entreranno a far parte della squadra di otto associazioni che offriranno loro mansioni lavorative esclusivamente a titolo di volontariato. Misericordia, Cri, Emmaus, Pozzo di Giacobbe, Vab, Auser, Arci Parco verde e Caritas Quarrata si sono infatti rese disponibili a valersi dell’opera dei giovani africani dopo averli formati insegnando loro semplici incarichi. Il protocollo è stato stilato in accordo con la cooperativa Arkè, consorziata Co&So, incaricata dalla prefettura di Pistoia di occuparsi dei chiedenti asilo, trovando le strutture dove ospitare i profughi e siglando il contratto di locazione. È la prefettura quindi che finanzia le spese per vitto, alloggio e per i corsi di alfabetizzazione, sempre a cura della cooperativa. Per quanto riguarda l’acquisto di dotazioni e capi di vestiario indispensabili per i lavori che i profughi andranno a svolgere, la Regione Toscana ha deliberato di rimborsare all’amministrazione comunale fino a 100 euro per ogni giovane. Quale sarà poi il futuro di questi giovani, per il momento non è dato sapere, finché il governo non prenderà in esame le loro richieste di asilo.
Si è costituita, nella frazione di Caserana, l’Associazione per la tutela del territorio, regolarmente registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Pistoia. Con questa nuova forma, più articolata e legalmente riconosciuta, i cittadini promotori intendono sostituire il vecchio e informale comitato civico, per meglio affrontare la problematica del rischio idraulico, che interessa Caserana come altre frazioni della piana quarratina. Rigorosamente apolitica, l’associazione ha il solo scopo di vigilare sullo stato dei corsi d’acqua locali, e collaborare con le istituzioni preposte, allo scopo di mitigare il rischio idraulico. Per info: assotutelaterritorio@gmail.com
Dal Montalbano alle alpi: questa è la grande occasione per la blogger quarratina appassionata di viaggi Elisa Gonfiantini, che insieme al marito Alessio, è stata scelta dall’ente Friuli Venezia Giulia per fare la promozione turistica della regione al confine con l’Austria. Un fine settimana, dal venerdì alla domenica, in puro stile reality, con tanto di videomaker munito di steadycam al seguito, che filmerà ogni istante del viaggio tra Pordenone e Udine, alla scoperta di luoghi incantevoli e strutture ricettive accoglienti, con una puntatina anche alla fiera del libro “Pordenone legge”. A fare da trampolino di lancio per la coppia è stato il reportage del loro viaggio di nozze in Australia che, postato sul blog di loro creazione Girandolina.it è diventato un cult dei racconti on the road che circolano sul web. In seguito questo semplice hobby è diventato un impegno, per cui ad ogni viaggio corrispondeva un post con tanto di foto e racconti di aneddoti, contando fino a duemilacinquecento visite al mese, finché i due non sono stati notati da Siusy Blady e Patrizio Roversi, famosi per i loro resoconti di “Turisti per caso”. Così Elisa e Alessio si sono ritrovati catapultati nel mondo della promozione turistica, entrando fra i primi cento top blog d’Italia aventi per argomento il viaggio, con più di duemilacinquecento followers, e una decina di pubblicazioni sulla rivista “Turisti per caso”. Ed è stata proprio Siusy Blady a presentare Elisa la Girandolina alla regione Friuli, prestandole il titolo di “Blogger per caso”.