di Daniela Gori
Anche resti animali in putrefazione infagottati nel nylon, sacche piene di urine con attaccato il catetere, ago cannule per flebo e vario altro materiale sanitario, sono stati rinvenuti tra i rifiuti abbandonati abusivamente in una scarpata sulle colline di Quarrata.
La zona di via Burianese nella mattina di sabato 3 settembre è stata oggetto di perlustrazione e ripulitura da parte di un gruppo di soci di Legambiente Quarrata, che armati di guanti, rastrelli e pale hanno raccolto spazzatura di ogni tipo, riempiendo una quindicina di sacchi. Grossi pezzi di eternit in frantumi sono stati ritrovati in mezzo alla vegetazione. Sorpresa poi per il rinvenimento di un borsello forse frutto di uno scippo, contenente ancora tutti i documenti e le carte di credito, che Daniele Manetti, presidente della sezione quarratina dell’associazione, ha provveduto in un secondo momento a consegnare ai carabinieri della caserma di via Montalbano. Più consueta la tipologia degli altri rifiuti: bottiglie di plastica, elettrodomestici, copertoni e lavandini, oltre ai residui del quotidiano domestico. Di tutta l’operazione e dello stato di abbandono dell’area è stata fatta segnalazione anche al sindaco Marco Mazzanti e al Comune, al quale, come ha precisato Manetti: «Legambiente Quarrata ha fatto una richiesta, regolarmente protocollata, di un consiglio comunale aperto e di un percorso partecipato per la gestione dei rifiuti a 360° da portare avanti con tutti i cittadini, dopo che negli ultimi due anni abbiamo fatto nove sopralluoghi sui rifiuti in tutta la piana, documentati con fotografie».
Primi approcci di tipo informale con il dispositivo per l’alcool test di cui si è appena dotata la polizia municipale, in piazza Risorgimento a Quarrata, durante la fiera.
Il comandante Marco Bai della municipale ne ha mostrato il funzionamento facendo soffiare ad alcuni cittadini dentro l’apparecchio “pre-test” che può dare una prima indicazione per individuare il tasso alcolemico del sangue. Da settembre, infatti, tutti i conducenti coinvolti in incidenti stradali saranno sottoposti a controllo con questo strumento e, in caso di esito positivo, saranno accompagnati presso il comando per la successiva verifica.
Furti di lumini nei cimiteri: ancora una volta di notte dalle tombe è stato asportato il piccolo oggetto di vetro con il dispositivo che mantiene la luce accesa in ricordo del defunto.
Recentemente è accaduto al camposanto di Santallemura, quando al mattino alcune persone che vi si sono recate per fare una visita ai propri cari si sono accorte che mancava il lumino dalla tomba. «È una vergogna, non c’è rispetto né per i morti, né per noi che li piangiamo» ha detto una signora che ha già subito più volte il furto. Pare che i ladri portino via questo tipo di oggetti per prenderne il rame che si trova all’interno. Il rame è tanto pregiato quanto molto depredato: spesso vengono asportate dalle abitazioni le canale dell’acqua piovana costruite con questo materiale, e del resto proprio dal cimitero di Santallemura, nella parte vecchia, sono state portate via più volte le docce di questo materiale, tanto da decidere di sostituirle con quelle in plastica. Ma la mancanza di rispetto per un luogo in cui ci si aspetterebbe un minimo di contegno e osservanza, è arrivata a manifestarsi anche di giorno: «Mi sono accorto che rubano anche i fiori dalle tombe» spiega un signore al cimitero di Vignole «non so se sia vero quello che ho sentito dire, cioè che vengono presi per poi essere rivenduti in mazzi». Già da tempo le persone che hanno i loro cari nei cimiteri suggeriscono che una soluzione potrebbe essere mettere delle telecamere, ma la questione è molto complessa per costi e vincoli.
“Insieme a Roberto”: una serata per ricordare Roberto Rapezzi, personaggio eclettico conosciuto da tutti i quarratini e scomparso in marzo a 66 anni. Vigile urbano, appassionato di ricerca storica, collezionista di foto del passato con un archivio immenso, pittore, musicista: erano molti i suoi interessi, dovuti al temperamento artistico ereditato dalla famiglia.
Soprattutto è stato per ricordare il suo estro musicale, che a fine luglio nell’aia della casa di Zela alla Querciola, si sono esibiti i “Tontorum”, di cui faceva parte anche Roberto. Del gruppo fanno parte Gianni Testai, Vasco Bernardini, Fabrizio Gestri, Ivo Ferri, Alessandro Basso, Sidy (che ha preso il posto di Roberto al basso) e Saila Martelli. Si è iniziato con un ricordo da parte di Gianni Testai, a cui è seguita la lettura dell’attore Alessandro Rapezzi, fratello di Roberto, di alcune ironiche pubblicazioni dell’artista scomparso e del testo tradotto in italiano della canzone “Wonderful world”. Il tenore Stefano Arnetoli ha poi cantato la versione originale di questa che era stata la sua canzone preferita. È stata poi la volta di Carlo Rossetti che al microfono ha immaginato il ruolo in Paradiso di un poliedrico Roberto, e ha raccontato, immaginando di rivolgersi direttamente a lui, una simpaticissima rassegna delle malefatte dei Tontorum dopo la sua dipartita.