di David Colzi
settembre 2022
“I mondo 17” sono un gruppo giovane, simile a tanti ma allo stesso tempo diverso da molti, per vari motivi. Innanzi tutto per l’età dei componenti: Julien Signori (voce e tastiera) ha 15 anni, Andrea Di Mare (chitarra) ha 16 anni, Martin Del Pero (basso) ha 13 anni e Lorenzo Magrini (batteria) ha 11 anni. Fra l’altro a Lorenzo abbiamo dedicato una copertina di Noidiqua nel 2013, in quanto batterista prodigio di soli 2 anni e mezzo. Altra particolarità è che i quattro giovani non si accontentano di proporre un repertorio facile, moderno e un po’ modaiolo, ma si confrontano con i grandi gruppi storici del rock. Qualche nome? Queen, Guns N’ Roses, Kiss e Deep Purple. Adesso penserete: vabbè, bisogna vedere come suonano certi classici immortali, tipo Bohemian Rapsody, Child in Time o November Rain. Qui le chiacchiere stanno a zero, perché basta vederli su YouTube, oppure su Facebook o Instagram.
Ulteriore cosa che stupisce è che “I mondo 17”, nonostante propongano un repertorio tecnicamente impegnativo, suonano insieme da appena un anno, potendo contare sulla disponibilità delle loro famiglie, in particolar modo dei babbi, tutti appassionati di musica. Ma far loro da guida, un po’ mentore e po’ manager, c’è un genitore in particolare, Claide Magrini, babbo di Lorenzo, insegnante di batteria e musicista versatile e talentuoso, apprezzato ben oltre i confini locali. E’ merito suo se i giovani musicisti hanno già avuto la possibilità di suonare in palcoscenici prestigiosi; basti pensare che il battesimo del palco lo hanno ricevuto il 21 maggio al Santomato Live, dove hanno aperto il concerto dei “Sona et labora”, la cover band dei Pink Floyd co-fondata dallo stesso Claide. In quel primo live “I mondo 17” hanno ricevuto grandi apprezzamenti dal pubblico e dagli addetti ai lavori presenti. Poi è stata la volta del Giugno Aglianese, nel parco di Carabattole, il 24 giugno, dove hanno suonato in collaborazione con la Pistoia Blues Clinics. Successivamente sono volati al Viaccia Festival il 23 luglio. Infine il 2 settembre è toccato al Settembre Quarratino, nella centralissima piazza Risorgimento. In tutte queste belle serate si sono proposti con un repertorio di una mezzora. Il prossimo appuntamento sarà quello del 12 novembre al teatro Verdi di Montecatini. Qui prenderanno parte all’annuale concerto dell’associazione Spalti Onlus, che si occupa di seguire i malati di SLA e loro famiglie. Il ricavato della serata servirà a comprare attrezzature utili per chi soffre di questa malattia. Ci saranno diversi gruppi e artisti professionisti, uniti in questa causa benefica diventata oramai un appuntamento ultra decennale.
Per quanto riguarda questi ingaggi di un certo spessore, Claide Magrini ci tiene a precisare: «I ragazzi hanno potuto bruciare le tappe e iniziare dalla cima, grazie ad una serie di circostanze fortunate ma, come gli ricordo continuamente, arriveranno anche i live su palchi meno blasonati, magari in serate infrasettimanali, dove dovranno addirittura portarsi l’impianto da casa. Così capiranno il vero significato della parola “gavetta”, che poi è quella che tocca ad ogni gruppo emergente, ed è quello che è accaduto a tutti noi che oggi facciamo i musicisti di professione». Intanto, con l’entusiasmo tipico della loro età, Julien, Andrea, Martin e Lorenzo continuano a lavorare per arricchire il loro repertorio e sostenere un intero concerto tutto da soli; la stoffa certo non manca e a tutto il resto ci penserà l’esperienza. Per i pezzi propri, c’è tempo.
In conclusione, vedendo dei ragazzi nati dopo il 2000 a cui piace la grande musica immortale del ‘900, ci torna in mente l’epitaffio sulla tomba di John Belushi, morto esattamente quarant’anni fa: “I may be gone, but Rock and Roll lives on”. Meditate gente.