tratto dal quotidiano “La Nazione” a firma di Giancarlo Zampini
settembre 2008
La storia di Francesco Andreotti, commercialista quarantaduenne di Viareggio, è di quelle che fanno venire i brividi e contemporaneamente tanta voglia di vivere. Francesco è portatore di un handicap importante, ha perso l’uso delle gambe dal 1991 a causa di un banale incidente sugli sci: <<Ero quasi fermo>>, dice Francesco, <<mi sono girato per vedere dove si trovavano i miei amici ed ho perso l’equilibrio: sono caduto e non mi sono più rialzato>>. Due anni di girovagare da un ospedale ad un altro, convinto che dalla vita non aveva più niente da chiedere, fino a quando scoprì l’affascinante mondo del volo leggero. <<Il cielo è stata la mia salvezza>>, dice Francesco, <<ho conseguito l’abilitazione al volo, ho acquistato uno stupendo apparecchio che ho chiamato “Cittino”. Da alcuni anni faccio parte del Club “Baroni Rotti”, l’unico gruppo europeo di appassionati al volo disabili, e dal 2001 del “Pinguino” di Santonuovo, la mia seconda casa: ogni momento libero è buono per partire da Viareggio e venire al campo.>> Ad accogliere Francesco al Club quarratino ha provveduto “Mimmo” Buoncristiani, il “Comandante”, che in poco tempo ha eliminato le barriere architettoniche al campo di volo ed ha acquistato assieme agli altri soci un apparecchio destinato ai corsi per disabili. <<E’ stato grande “Mimmo”>>, dice ancora Francesco. <<Al Club “Il Pinguino” mi hanno accolto come un fratello, hanno voglia di lavorare e fare volare tanti altri ragazzi sfortunati. In cielo anche noi portatori di handicap diventiamo “normali”, si compete ad armi pari con tutti: serve solo la testa, non le gambe>>.
I tuoi viaggi preferiti? <<Volare sopra la Toscana è bellissimo, ma mi spingo anche oltre. Domenica scorsa ho sorvolato l’Appennino nell’alto Mugello, sono andato a vedere le valli di Comacchio ed al ritorno ho raggiunto Viareggio. Tutto merito della passione per il volo, dell’autonomia che ne deriva, altrimenti come avrei potuto fare tante cose in un giorno, difficili da vivere anche per persone che non hanno handicap.>> Una bella storia quella di Francesco, che desidera sia conosciuta da tanti altri disabili: <<Invito i genitori al “Pinguino”, per fare capire quanta voglia di vivere in più possono regalare ai loro figli. Con il nostro Club “Baroni Rotti” ci siamo “appropriati” del cielo, un posto dove non esistono barriere architettoniche: in molti casi è più facile volare che andare al cinema>>.