Il ciclismo fatto "ad Arte"

Il ciclismo fatto "ad Arte"

di Linda Meoni

settembre 2013

In fuga verso la vittoria, così come si fa in una corsa ciclistica, perché quelli scolpiti nel ferro dalla sapiente mano di Amerigo Dorel, ciclisti lo sono davvero. Il tutto realizzato proprio per celebrare i Mondiali che a settembre passano da qui. Questa l’idea dello scultore quarratino e dei vivai Galigani di Bottegone, sulla via Fiorentina, dove cioè è stata installata la scultura celebrativa che ha richiesto lunghi tempi di assemblamento. Rifiuti e materiale di scarto perché, come dice Dorel citando De André, «dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior». Questa la convinzione di Dorel che da anni lavora con passione girando lo Stivale in lungo e in largo e che ora, grazie all’amicizia e alla condivisione dell’idea con Galigani, ha deciso di celebrare il ciclismo omaggiando tutto il territorio pistoiese di una scultura permanente, visibile agli occhi di chiunque si trovi a passar di lì, vista l’imponenza, in altezza e in dimensioni, della scultura stessa. Quarratino da una trentina di anni, Dorel lavora principalmente nello studio di Poggio a Caiano, ma ha girato il mondo ed è conosciuto anche come lo scultore del Palio avendo realizzato splendidi cavalli per le contrade di Siena, esposti nel chiostro di San Domenico.

 

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