il Diritto della Musica

il Diritto della Musica

di Serena Michelozzi

marzo 2025

Diritto della Musica? Di cosa si tratta? Ce ne parla l’Avvocata Silvia Giannini, quarratina classe 1993, specialista in tale ambito, che attualmente esercita la professione nel foro di Prato presso lo studio legale Giovannelli Masi Cecconi & Associati, con sede a Firenze, Prato e Milano – il più grande della Toscana -, ove svolge prevalentemente attività nel settore civile, di assistenza nella contrattualistica nazionale e internazionale, pareristica, rappresentando in giudizio privati e imprese.

La musica ha sempre fatto parte della vita di Silvia: suo padre, Carlo Giannini – in arte Charlie – è un musicista e tutta la sua famiglia ascolta musica tutti i giorni. E Silvia suona e canta da sempre.

E così, tramite la sua professione, ha poi deciso di rendere “un servizio” all’arte, andando ad approfondire la tematica del diritto d’autore e dei diritti connessi nell’ambito musicale: «Ho seguito il corso di alta formazione in Music and Entertainment Law (AFMEL) presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Quello musicale è un ambito estremamente complesso, che incide su diversi profili di diritto, benché spesso sottovalutato dai protagonisti del campo. Spesso gli artisti si affidano ai propri genitori o conoscenti per discutere i contratti discografici o di edizione musicale, finendo per correre grossi “rischi” che potrebbero essere agevolmente aggirati con l’assistenza di un legale che sia un profondo conoscitore del sistema, a cui purtroppo tendono ad affidarsi quando ormai c’è poco o nulla da fare. Non un granché migliore è la situazione delle sempre più diffuse etichette indipendenti» dice Silvia. Il mondo della musica è inoltre, da sempre, interessato da profondi e repentini cambiamenti. Basti pensare a come è cambiato l’ascolto delle opere musicali: prima dell’invenzione del fonografo (siamo nella seconda metà dell’800) l’unico modo di ascoltare la musica era la partecipazione a un concerto; siamo passati per la radio e l’MP3, fino ad oggi, quando accediamo ai contenuti tramite lo streaming: «Tutti questi cambiamenti hanno inevitabilmente inciso sul lavoro dei giuristi, impegnati a regolamentare i rapporti contemperando le nascenti esigenze del mercato con gli interessi degli artisti e degli autori. Inoltre il settore musicale si presta a innumerevoli nuove sfide, legate all’intelligenza artificiale, che con costi minori consente di accedere alla fruizione di nuovi brani. Si discute, a livello internazionale, sulla titolarità dei diritti d’autore delle opere generate da algoritmi e sulla possibilità o meno di attribuire loro la protezione accordata alle opere artistiche dalla normativa» ci spiega Silvia.

Ma quindi esistono delle macchine “creative”?

«Direi piuttosto “generative”, dal momento che della macchina si conoscono solo le istruzioni per l’uso, che poi sono quelle che le consentono di eseguire le istruzioni fornite dall’uomo, mentre il diritto di proprietà intellettuale è plasmato per l’uomo “creatore”. Comunque sia, il legislatore nazionale sembra orientato a sposare la tesi che riconosce solo la persona umana come “autore” di opere dell’ingegno meritevoli di protezione» conclude la nostra Avvocata.

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