marzo 2010
Con chi abbiamo trascorso lunghi anni fianco a fianco, nell’unità di un lavoro particolare, scambiandosi idee, propositi, entusiasmi e delusioni, si crea qualcosa che è più di un’ amicizia comune: è una amicizia che coinvolge come un legame di parentela fatto di stima, affetto, comprensione.
Così è stato per noi insegnanti con Mario Turi, figura istituzionale nel plesso della Scuola Elementare di Via Cino, a Quarrata: sempre composto, pacato, sorridente, attento alle necessità dei colleghi e sempre pronto a riconoscerne i meriti. Con i coetanei era sempre disponibile al colloquio per arrivare ad un’intesa che soddisfacesse tutti. (Un’insegnante ricorda che, nel suo trasferimento dalla provincia di Siena alla scuola di Via Cino, si era trovata in difficoltà non conoscendo l’ambiente quarratino. Per ogni informazione e chiarimento si rivolgeva a Mario che non mancava mai di aiutarla con grande disponibilità e pazienza). Con i giovani insegnanti che volevano “sovvertire” il mondo con metodi nuovi, Mario, più degli altri, aveva il merito di capire le nuove idee cercando di valorizzare la nuova metodologia.
Pur essendo un Maestro (con la emme maiuscola) non si è mai sentito superiore e quando c’era da far capire ad alunni e non i propri errori, lo faceva in modo garbato, con la gioia di migliorarli e non con il sadismo della derisione. Anche per questo lo ringraziamo, per questo suo essere maestro senza fare il maestro.
Ti ricorderemo sempre.
Le insegnanti di Via Cino, con le colleghe di Via Santa Lucia e Via Torino che lo hanno conosciuto e stimato.