il sole fa bene o male?

il sole fa bene o male?

di Paola Maria Mandelli

giugno 2024

Se da un lato il sole è un alleato della salute, dall’altro si può trasformare in un nemico, specialmente per la pelle.

Quali sono i benefici di una abbronzatura con esposizione diretta al sole?

Le radiazioni ultraviolette favoriscono la sintesi di vitamina D, necessaria per una corretta mineralizzazione delle ossa, ed ha effetti favorevoli sul sistema immunitario. La luce del sole influisce positivamente sull’organismo anche alleviando i dolori articolari e stimolando il rilascio di neurotrasmettitori cerebrali, come serotonina e dopamina, che agiscono come “antidepressivi” naturali, favorendo il buon umore e regolando i ritmi del sonno. Il sole stimola la produzione di alcune sostanze antiossidanti e protettive a livello cutaneo con una certa attività filtrante nei confronti delle stesse radiazioni UV. Inoltre, una moderata esposizione, agisce migliorando alcune malattie dermatologiche, come l’acne, l’eczema, la dermatite seborroica e la psoriasi.

Gli effetti negativi?

Non manca il rovescio della medaglia, ossia i danni che possono derivare da un’esposizione solare eccessiva. Primo fra tutti l’effetto carcinogenico legato alle frequenti scottature, in particolare durante l’infanzia e l’adolescenza, che possono portare ad un marcato aumento del rischio di cancro alla pelle nell’arco della vita. Non proteggere adeguatamente la pelle significa quindi incorrere in una serie di reazioni fotobiologiche responsabili di effetti dannosi acuti (come eritemi e scottature) o cronici (il già citato rischio di sviluppare tumori della pelle). I raggi ultravioletti hanno la capacità di generare radicali liberi, responsabili dello stress ossidativo che favorisce l’invecchiamento precoce della pelle e la disidratazione delle cellule cutanee, da cui conseguono alterazioni del film idrolipidico che normalmente protegge la pelle, oltre ad alterazioni della melanogenesi con formazione di macchie scure. Ciò significa che dovremmo preoccuparci dell’esposizione al sole tutto l’anno, e non soltanto quando arriva l’estate.

Come proteggersi?

Al di là del fototipo bisogna ricordare l’importanza dell’ora del giorno in cui ci si espone: tra le 10 e le 16, il sole è più pericoloso, soprattutto laddove siano presenti superfici riflettenti la luce, come neve, specchi d’acqua e sabbia. Utilizzare la giusta protezione solare, anche se già abbronzati, e spalmarla un quarto d’ora prima dell’esposizione al sole, meglio se con un fattore di protezione superiore a 15, e ripetere l’applicazione ogni due ore e ogni volta che si fa il bagno o si pratica sport. Inoltre va evitato l’utilizzo della crema dell’anno precedente. Indossare un cappello e soprattutto occhiali da sole che proteggano adeguatamente sia da raggi UVA che dagli UVB. Stare all’ombra nelle ore del mezzogiorno.

Fare attenzione se si stanno assumendo farmaci particolari, detti “fotosensibilizzanti”, perché possono aumentare la sensibilità alle radiazioni solari. Evitare lampade e lettini abbronzanti perché possono aumentare il rischio di contrarre tumori della pelle, può invecchiarla prematuramente e contribuire allo sviluppo delle macchie solari. In sostanza, le lampade tendono a riprodurre le radiazioni solari, con tutti i rischi ad esse correlate.

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