di Marco Bagnoli
dicembre 2017
In una tiepida serata di fine ottobre siamo andati a conoscere una delle realtà imprenditoriali storiche di Quarrata, La Poltrona, di Spinelli e Lunardi. Già a partire dagli anni Cinquanta esisteva una ditta dedita alla produzione di mobili imbottiti, un po’ più su, lungo via Montalbano, più verso il centro. La ditta Spinelli e Lunardi nasce nell’ottobre del 1965, su iniziativa di Ennio Spinelli e Giovanni Lunardi. Negli anni il team così costituitosi dimostrerà il fatto suo nel corso della grande stagione del mobile di Quarrata, quando la fama di queste produzioni girava tutta l’Italia e non solo.
Nel 1994 ecco che avviene il ricambio generazionale, coi figli dei fondatori che si inseriscono stabilmente in azienda, dopo alcuni trascorsi in amministrazione o in laboratorio tanto per dare una mano; loro sono Alessandro Spinelli e Alessandro Lunardi, attuali titolari. Con loro l’avventura familiare prosegue e stavolta ci si inoltra in periodi storici forse meno rosei, ma altrettanto avvincenti.
«Oggi la produzione si concentra su divani e poltrone, oltre ai letti. La Poltrona è una delle poche ditte rimaste ad essere dotata di un proprio laboratorio interno, oltre all’ampio spazio espositivo, circa duemila metri disposti su due piani; il cliente può presentare le proprie modifiche al modello desiderato e può addirittura seguire le fasi della lavorazione, a tutto beneficio della trasparenza e della bontà delle realizzazioni. I letti imbottiti possono essere disegnati direttamente dal cliente, secondo le specifiche più svariate» ci fanno sapere dalla ditta. Inutile dire che l’asso nella manica di Spinelli e Lunardi è rappresentato dallo staff dei collaboratori che costituiscono una garanzia di continuità nel susseguirsi degli anni, un bagaglio insostituibile di competenze e manualità. Come non ricordare Mara Toni, ragioniera in amministrazione dai lontani anni Settanta, praticamente una di famiglia.
Abbiamo chiesto ad Alessandro come sia cambiato il mercato del mobile nel corso degli anni. Ci ha risposto che rispetto agli anni Novanta il prodotto commerciale standardizzato è molto meno richiesto, vista la concorrenza a tratti imbattibile della grande catena di distribuzione. Negli anni Ottanta-Novanta la produzione locale poteva ancora essere incentrata su di un articolo standard, mentre oggi il cliente lo si conquista con modelli più elaborati e personalizzati. All’epoca il mobile di Quarrata girava l’Italia e Quarrata era famosa per questo. Oggi è cambiato il contesto: si fanno fiere e si ricorre alla pubblicità per smuovere il lavoro, mentre prima non c’era bisogno. Come sia cambiata la faccia del mobile di Quarrata lo si vede numeri alla mano, contando le aziende che non ci sono più, che hanno lasciato il campo a quelle rimaste e ai giganti della grande distribuzione. In questo senso il lavoro della Poltrona è anche finalizzato a mantenere alto il nome della città del mobile nel panorama locale, magari a consolare il cliente insoddisfatto per il trattamento alle volte poco garbato nel quale s’incorre affidandosi ai grandi nomi internazionali. A riguardo, dalla ditta ci dicono: «Spinelli e Lunardi mirano alla soddisfazione del cliente, come è ovvio, e alla soluzione condivisa di qualsivoglia piccolo inconveniente possa emergere nel corso dell’acquisto».