“L’artigianato del mobile verso il 2030” – un incontro promosso da Magnificoingegno

“L’artigianato del mobile verso il 2030” – un incontro promosso da Magnificoingegno

di Daniela Gori

settembre 2024

La formazione dei giovani nel comparto del mobile, quali percorsi attivare per l’evoluzione dell’artigianato: è il tema dell’incontro “L’artigianato del mobile verso il 2030”, al circolo Arci di Quarrata e organizzato dall’associazione Magnificoingegno Arci in collaborazione con il Comune di Quarrata.

Al dibattito con le aziende del settore sul futuro dell’artigianato tra bisogni e risorse hanno partecipato: Fausto Reali Vannucci – presidente Cna Toscana Centro, Massimo Goti – presidente nazionale Cna del Legno e Arredo nonché titolare di Arredamenti Goti, Gianfranco Gualtierotti – Mudeto museo del design, Edoardo Baroncelli – docente dell’Istituto De Franceschi Pacinotti, Rosita Testai – Magnificoingegno Arci) e il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti. Quest’ultimo ha confermato l’impegno dell’amministrazione comunale al progetto di formazione dei giovani nel distretto del mobile. Concorde è emersa dagli interventi l’esigenza di creare nuovi percorsi formativi per rispondere alla transizione generazionale nelle piccole e medie imprese.

Come è stato sottolineato da Reali Vannucci: «Il rapporto Mismatch annuale evidenzia che la maggioranza delle imprese manifatturiere del territorio ha difficoltà nel trovare lavoratori con competenze specifiche e aggiornate, e rispondere alle sfide dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione». Il racconto dell’esperienza di formazione che Goti sta ospitando nella sua azienda, ha confermato l’importanza di un percorso che faccia scoprire ai giovani le nuove caratteristiche e opportunità dei mestieri tradizionali. «Il falegname non è più solo come Geppetto ma è anche un esperto di robotica e progettazione» ha detto Goti «serve tecnologia oltre che manualità». Accanto alla tecnologia la nuova formazione non potrà prescindere dallo studio della progettazione e del design come ha ribadito Gualtierotti, a garanzia della memoria e delle competenze già acquisite. In questa ottica l’istituto Pacinotti rappresenta la scuola secondaria strategica professionalizzante per introdurre i giovani nel mondo economico. La conferma è che la quasi totalità degli studenti dell’istituto appena diplomati è assunta a contratto indeterminato. La collaborazione tra scuola e aziende è stata illustrata dal professor Baroncelli come occasione importante per il rilancio dei futuri lavoratori, dei processi produttivi e quindi della qualità dei prodotti del distretto del mobile. «Occorre fare presto perché già mancano queste figure specializzate» è stato l’appello di Iuri Bini di Novo Italia, mentre Claudio Bonfanti di Artigiangomma ha sottolineato il ruolo dell’artigianato nella qualità del made in Italy.

Il Pacinotti offre tre livello di formazione: i corsi di 3+2 anni con diploma, l’ITS post diploma biennale per specializzati ad alto livello e il Progetto Duale scuola (in classe)/ azienda (in laboratorio), con l’ospitalità offerta dalle aziende almeno a 2/3 giovani.

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