di David Colzi
settembre 2015
La maggior parte di noi passando davanti ad un edificio abbandonato, antico o recente che sia, nota subito gli evidenti aspetti negativi del degrado, come il forte impatto visivo che ha sull’ambiente circostante. Eppure nel mondo c’è una corrente di appassionati (spesso fotografi), che questi luoghi li cerca con avidità per immortalarli; parliamo del movimento “Urbex”, letteralmente “Urban Exploration” (esplorazione urbana). Non staremo qui a spiegarvi tutta la sua storia e diffusione, tanto per ogni curiosità c’è sempre la cara Wikipedia; vi basti sapere che grazie al web e ai social network, anche in Italia ci sono tanti gruppi che si scambiano informazioni e foto, contribuendo a creare mostre virtuali e comunità on line.
Di questo universo parallelo fa parte dal 2011 anche Leonardo Donati, fotografo per passione, conosciuto da molti in quanto titolare dell’edicola di Olmi. La prima curiosità che scopriamo parlando con lui, è che la nostra regione è molto quotata fra gli esploratori “Urbex”, e addirittura Villa Baldi a Ferruccia è stata immortalata da fotografi arrivati dal Belgio, dalla Yugoslavia e dalla Francia, perché conserva all’interno ambienti molto suggestivi e belli. Chiaramente questa ricerca di luoghi coincide spesso con l’entrata in proprietà private, ma Leonardo ci chiarisce subito che fra le regole di questi esploratori c’è il rispetto; infatti non si deve infrangere nessun vetro né forzare serrature o rubare oggetti, perché qui si parla di arte e non di vandalismo; il fine ultimo di questi artisti è preservare i luoghi e la loro memoria… con una buona dose di brivido per il proibito!
Da appassionato qual è, Leonardo non si è fermato alla nostra regione, ma è andato a caccia di luoghi dismessi un po’ in tutta Italia, complice anche le dritte avute da internet. Ammirando i suoi scatti, ci stupisce molto l’atmosfera onirica che riesce ad ottenere; ciò è possibile grazie ad una tecnica particolare chiamata HDR (tradotto in italiano, “Ampia gamma dinamica”), che è un po’ il marchio di fabbrica del movimento Urbex; in poche parole si realizza, grazie alla macchina fotografica digitale, soprammettendo tre scatti dalla stessa angolazione ma con luci diverse, sfruttando quella interna e quella esterna. Molto belle sono anche le immagini in cui compare la fidanzata Veronica che si presta volentieri a fargli da modella durante queste incursioni urbane.
L’argomento sarebbe ancora lungo e di aneddoti Leonardo ne ha davvero molti da raccontare, perché talvolta nei luoghi abbandonati si possono fare strani incontri, complice anche la propria suggestione. Se volete saperne (e vederne) di più, non vi resta che andare a trovare il nostro Leonardo Donati nella sua edicola, dove a fianco del bancone, fra i quotidiani freschi di stampa, c’è sempre acceso il suo portatile contenente il suo meraviglioso archivio di foto, una più bella dell’altra.