di Marco Bagnoli. Ph: Foto Olympia
giugno 2024
Ci risiamo. C’è una nuova febbre che va imperversando in giro. Ed è molto contagiosa. Ma niente paura, non è niente di serio, stavolta. Anzi, è persino divertente: è la febbre del Padel. Il Padel è un po’ il fratello minore del nobile Tennis, uno sport che come sappiamo muove l’interesse dei fan e quello dei grandi sponsor. E anche il Padel si sta facendo le ossa sul campo, attirando sportivi in erba e non, nelle grandi città, fino al campo dietro la porta di casa.
Per parlarvi di questo e di molto altro, Noi di Qua siamo andati sul sicuro, e abbiamo telefonato a una nostra vecchia conoscenza del numero di giugno 2009, e che però è ancora molto giovane! Ci ha risposto col solito entusiasmo Letizia Lo Re. Nel 2009 Letizia era ancora alle prese col campo di dieci metri per venti del Tennis; oggi, trentasei anni a settembre, la ritroviamo mamma di Giulio e Diego, e soprattutto accanita giocatrice di Padel, questo sport “nuovo” eppure già popolarissimo. Letizia aveva iniziato col Tennis piccolissima, ad appena sei anni, e si era ritrovata ancora giovanissima nel circuito frenetico dei tornei. La cadenza settimanale delle partite si affiancava alla necessità di allenarsi ogni giorno, oltre all’impegno delle trasferte e dei relativi costi che queste comportavano. Quindi a un certo punto, dopo aver raccolto i meritati successi, tra i quali quelli con la maglia azzurra, dai dodici ai diciotto anni, Letizia ha detto basta e si è fermata. Oggi i suoi bambini impugnano già la racchetta da Padel, e Giulio, di nemmeno sette anni, già si entusiasma per i primi torneini. E certo Letizia e il babbo Samuele, pure lui avvinto nel turbine del Padel, non possono che esserne felici.
Passa un po’ di tempo, finché un anno e mezzo fa Letizia non decide di scendere di nuovo in campo. Stavolta si tratta del campo dieci per cinque del Padel, appunto, ma lei vuole fare le cose per bene anche stavolta. E infatti la ritroviamo con la compagna Giulia Cascapera, di Prato, ai vertici delle classifiche, collocandosi tra le prime dieci giocatrici della seconda categoria nazionale, che in totale ne conta circa tremila. Tra i tanti incontri e le tante vittorie, a Noi di Qua ci piace ricordare quella del torneo dei rioni di Quarrata dello scorso anno, quando Letizia vinse per la contrada della Pantera. E quest’anno, anzi, stasera stessa, 20 maggio, inizia il torneo 2024: gli otto rioni, che portano il nome di bestie gagliarde, si sfideranno di nuovo, e di nuovo Letizia è caricata a mille! Infine, se proprio siete tra quei lettori che ancora non si sono cimentati con la racchetta del Padel, sarà bene spendere un paio di parole su questo sport. È un po’ come il Tennis, solo che il campo, grande la metà, consente un minor dispendio di energie, meno sforzo e soprattutto meno stress a carico delle articolazioni, e la racchetta è più piccola. Si comincia da bambini, ma si può andare avanti a giocare tranquillamente fino ai settant’anni. Si gioca sempre in coppia e gli allenamenti sono molto meno impellenti di quelli del Tennis, riuscendo così a incastrarsi alla perfezione nella routine di tutti i giorni. E la gara aumenta l’adrenalina, sia che si disputi un torneo in paese, sia che si venga convocate nella Nazionale di Padel, come è successo a Letizia nel mese di marzo: la squadra azzurra si è piazzata terza ai mondiali di Alicante di marzo, dove la nostra giocava in coppia con Antonella Cavicchi.
Salutiamo allora Letizia Lo Re, augurandole un appropriato “in bocca alla Pantera!”, mentre lei ricorda con sincero ringraziamento l’ottimo rapporto che si è creato con lo staff del Green Sport di Mollungo, dove lei insegna Padel. Che altro dire? Affrettatevi a prenotare il campo su Playtomic, perché la febbre del Padel sale di minuto in minuto, e i contagiati ormai non si contano più!
Per la location del servizio fotografico si ringrazia: Agliana Padel Club