di Carlo Rossetti e David Colzi
marzo 2010
A bèrbi sdèi = Immediatamente. Si dice di cosa detta senza giri di parole. Probabilmente questo termine deriva dal latino Apertis verbis, che significa: “Con parole esplicite”.
A isònne = A volontà, quantità abbondante che sembra senza fine. (Vedi A iòsa).
Giocolànti = Giostrai.
Goràta = Alone, macchia.
In berlìcche = Si dice di una persona elegante, ben vestita, magari anche in maniera sfarzosa e appariscente. (Vedi In ghìngheri).
Muscèppia =Dispregiativo usato per indicare una donna o ragazza poco attraente.
Pòcchio = Acconciatura che prevede di raccogliere i capelli sul collo (tipo chignon.)
Rèspice e fìne = Si dice quando qualcosa viene finito senza lasciarne traccia. Anche in questo caso la parola Respice finem, arriva dal latino e si traduce: “Guarda, osserva il fine.”
Sciàlione = Letteralmente “Salivone”. Si dice di persona che ha una salivazione abbondante, ben visibile quando parla con gli altri.
Spetézzo = Così si definisce una persona dal carattere forte e dalla lingua “affilata”, che non manca mai di rispondere a tono.