di David Colzi
marzo 2016
A Caserana, da oltre 50 anni, c’è un barbiere speciale, Lorenzo Cesare, che oltre ad occuparsi dei capelli e delle barbe dei clienti, dedica tempo ed attenzione alla sua amata frazione, facendo opera di volontariato e contribuendo a tenere unita la piccola comunità locale. Proprio per questo suo impegno, gli è stato attribuito il meritato titolo di “Sindaco di Caserana” (o “della Caserana”, a seconda di chi lo pronuncia).
Nativo della provincia di Benevento, il signor Lorenzo è arrivato dalle nostre parti nel 1961 a soli 17 anni; prima tappa del suo lungo soggiorno quarratino sono stati gli Olmi, per lavorare nella storica bottega del barbiere Fiorello Nesti. «Fu un mio compaesano che abitava qui ad informarmi che cercavano un ragazzo» specifica Lorenzo. D’altronde il nostro “Sindaco” già conosceva il mestiere, appreso fin da piccolo da suo padre Alfonso, che come ci racconta lui, all’età di sette anni gli mise in mano il rasoio per fare la barba. Nel 1963, non ancora maggiorenne per l’epoca, acquistò il piccolo negozio a Caserana dove tutt’ora lavora, rilevando una bottega già esistente, e da allora per volontà del signor Cesare tutto è rimasto tale e quale: «Questo negozio mi ha dato da vivere, ci sono affezionato e non voglio cambiare nulla» ci dice. La bottega, i cui arredi oggi definiremmo vintage, ne ha viste e passate tante, rimanendo persino allagata nell’alluvione nel ’79.
Contrariamente a quello che ci si aspetta da un “Sindaco”, il signor Cesare, non è una persona seriosa ma piuttosto propensa allo scherzo, e questo si capisce non appena si entra nel suo negozio, dove un cartello ci informa: Orario di apertura – apro quando arrivo. Con lo stesso spirito scanzonato, non appena si trasferì alla Caserana, creò assieme ad altri amici il Club dei Nati Stanchi, con l’intento di gestire, nel fine settimana, la sala da ballo del Circolino locale per movimentare la movida del luogo. Nel suo negozio c’è ancora affisso il decalogo con i “dieci comandamenti” del Club, di cui l’ultimo recita: Se il lavoro è salute, evviva la malattia. Ma oltre al profano, il nostro “Sindaco” si è occupato soprattutto del sacro; infatti da 30 anni il suo nome è indissolubilmente legato all’Associazione San Pietro Caserana, una realtà senza fini di lucro, che ha come scopo quello di onorare San Pietro, patrono dell’oratorio di Caserana, il cosiddetto “chiesino”. Oltre a rendergli omaggio, l’associazione se ne prende anche cura, contribuendo alla manutenzione e più in generale al miglioramento dell’edificio, grazie agli introiti delle loro sagre, feste paesane e quant’altro. Attualmente il consiglio è così composto: Maurizio Belli (Presidente), Stefano Fiaschi (Segretario), Michela Ciottoli (Tesoriere), Ada Angiolini, Luca Belli, Ado Biagi, Gilda Bigazzi, Lorenzo Cesare, Gloria Mancini, Daniele Melani, Maurizio Moretti, Domenico Razzano e Alfio Rosta. La loro sede si trova al pian terreno dell’ex scuola elementare di Caserana.
Gli ambiti di interesse del signor Cesare sono stati vari negli anni: ha fatto parte della Commissione Comunale Parrucchieri e Estetisti della Confartigianato, è stato consigliere nel Consorzio Ombrone e tutt’oggi fa parte del Consiglio Pastorale di Vignole, oltre ad essere sacrestano del “chiesino”. Proprio per tutte queste conoscenze e per l’innata disponibilità verso gli altri, la sua bottega è diventata nel tempo, una sorta di ufficio informazioni del Comune, dove i cittadini di Caserana si recano per avere un aiuto, o più semplicemente un consiglio su chi contattare per un problema specifico. Naturalmente oggi le cose sono un po’ cambiate rispetto a qualche anno fa, grazie soprattutto alla tecnologia che avvicina gli enti alle persone, e grazie a una maggiore apertura degli uffici pubblici verso l’utenza.
Nonostante siano passate diverse decadi dal suo arrivo a Quarrata, Lorenzo Cesare continua a rimanere nel suo negozio fra pettini e forbici, in un’ambiente rilassante e amichevole, dove si possono fare due chiacchiere tra un taglio e l’altro. La sua dedizione al lavoro è tale che attualmente risulta essere il tesserato più anziano della Confartigianato Pistoia, sempre in attività. Ci tolga un’ultima curiosità: prima di essere “Sindaco” è stato anche “Assessore”? «Sì;» dice sorridendo Lorenzo Cesare «durante il mandato del sindaco Testai, venni nominato “Assessore alle fognature”, perché mi interessai affinché su di un tratto di strada qui da noi, venissero coperti dei fossi, così da allargare la carreggiata e far defluire meglio le acque».