di Daniela Gori
marzo 2023
È di Quarrata il più giovane professore avvocato ad aver conseguito l’Abilitazione scientifica nazionale (di II fascia) per l’insegnamento della Procedura penale. Si chiama Marco Cecchi, abita a Vignole e a soli 30 anni ha raggiunto questo importante traguardo, che normalmente si conquista, non demordendo dopo il dottorato, all’incirca intorno ai trentacinque/quaranta anni.
Un percorso tutto di tappe bruciate a grandi passi, quello di Marco, laureato a 24 anni all’Università degli studi di Firenze. Tante le esperienze formative, tra tirocinio in tribunale, pratica forense, dottorato di ricerca, pubblicazioni scientifiche e conferenze come relatore. E il pallino per la toga e per il Foro il giovane avvocato l’ha sempre avuto: «Veramente, da bambino a chi mi chiedeva cosa volessi fare da grande rispondevo sempre il calciatore, ma poi a onor del vero aggiungevo ogni volta: “oppure voglio fare l’avvocato”» racconta lui stesso, «poi il calcio l’ho abbandonato, mentre l’altra passione ha preso il sopravvento. Dopo aver frequentato il liceo delle Scienze sociali (presso il Forteguerri di Pistoia) mi sono iscritto a Giurisprudenza. A metà percorso, ho maturato l’idea di fare il magistrato, però poi mi sono reso conto che la mia grande passione era il mondo universitario e che preferivo dedicarmi soprattutto allo studio e alla carriera accademica. Questo mi avrebbe tra l’altro consentito di perseguire il sogno che avevo da bambino: fare, insieme al professore, l’avvocato!». Per questi motivi il prossimo obiettivo di Marco è riuscire a superare il concorso per diventare professore associato e, contemporaneamente, continuare a esercitare la professione forense. Professione nella quale si sta già affermando del resto come avvocato, sia penale («tutto») che civile («specialmente diritto societario e contratti»).
Nel frattempo, il giovane Marco Cecchi ha ottenuto una docenza presso la scuola allievi Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze, dove insegna Procedura penale nel corso triennale di Scienze giuridiche della sicurezza. Ma sono bravi come studenti i Carabinieri? Chiediamo al giovane docente. «Sì direi che sono bravi tutti, o quasi tutti (ride), specialmente quelli che riescono a combinare le nozioni teoriche con le loro esperienze pratiche».