di David Colzi
giugno 2014
Quando mi hanno detto che Michela Innocenti è la “regina delle unghie”, sono rimasto perplesso; mi è sembrata un po’ eccessiva come definizione. Ebbene, una volta visitato il suo studio alle porte di piazza Risorgimento, ogni dubbio si è dissipato; è davvero incredibile cosa riesce a fare questa giovane artista, lavorando su superfici di pochissimi centimetri o addirittura millimetri: fiori, insetti, trame, rilievi, tessuti e qualunque altra cosa possa stare in un’unghia. Ogni soggetto comporta una tecnica diversa e per realizzare questi piccoli quadri, servono molti corsi (con maestri italiani ed esteri), e tantissimo studio.
«Alcuni inizialmente rimangono impassibili» dice divertita Michela, «perché credono che siano stampe applicate: lo stupore arriva quando gli spiego che sono realizzati a mano in ogni dettaglio, usando pennelli e acrilici». è naturale quindi che signore e ragazze vengano da lei a farsi “tatuare le unghie” non solo da fuori Comune, o dalle città limitrofe, ma anche da Pisa, Lucca, e addirittura Milano.
La sua formazione è iniziata all’istituto d’Arte di Quarrata nella sezione di arredamento: d’altronde suo papà Francesco (meglio conosciuto come “Cecco”) la voleva progettista, magari per la ditta di famiglia, ma complice un viaggio in America, e tutto è cambiato. Michela vide lì per la prima volta unghie realizzate con la “Nail Art” e da allora il suo destino è stato segnato. Dopo gli studi a Firenze, a soli 26 anni, è diventata imprenditrice di se stessa aprendo il suo studio, e nei suoi primi 7 anni di attività, ha disegnato di tutto e di più, quindi una domanda è d’obbligo: qual è stata la richiesta più originale? «Una volta una ragazza mi ha chiesto di disegnargli un fiocco bianco su sfondo blu, riproducendo fedelmente i colori della scatola di Tiffany: quello era un “messaggio” per il fidanzato… forse era arrivato il momento di fare il grande salto!»
Spulciando su internet, si scopre che il mondo della “Nail Art” è un microcosmo fatto di gare e ritrovi per specialisti da tutto il globo: pensate che a riguardo,si disputano anche Olimpiadi a livello mondiale, per decretare i migliori artisti nelle varie tecniche. Roma ad esempio ha ospitato negli ultimi due anni le Nailympics, con concorrenti da oltre 50 Paesi, e migliaia di persone ad assistere all’evento. Quindi chiediamo a Michela: visto il suo indiscusso talento, ha intenzione di partecipare alle Nailympics 2015? «In effetti dopo tutti questi anni di lavoro, sarebbe un bel traguardo! Confesso che l’idea mi intriga e sto valutando il daffarsi, ma per ora preferisco non dire altro per scaramanzia». Qualunque cosa deciderà Michela, potrà contare sul supporto di mamma Franca, di babbo “Cecco”, dei suoi due figli Michel e Samuel, oltre all’indispensabile sostegno del marito Fabiano, di cui scopriamo un vizio curioso, quello di mangiarsi le unghie, oltre a non aver particolare cura delle proprie mani… come dicevano i latini, “Nemo propheta in patria”.