MMA: una palestra di vita

MMA: una palestra di vita

di David Colzi

settembre 2014

MMA Quarrata (Mixed Martial Arts) del maestro Sebastiano Bellassai si occupa come dice il nome, di arti marziali miste, ovvero Muay Thai, K1, Thai Box, e si trova in locali attigui alla scuola di danza Isabella. Nell’estate appena trascorsa questa realtà quarratina che esiste da ben 13 anni, è salita agli onori della cronaca in quanto un suo fighter di 24 anni, Cristian Lo Guasto, ha conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali Iska in Spagna di arti marziali, nella specialità MMA. Questa palestra però merita uno spazio nel nostro giornale, non solo per questo titolo che dà lustro alla nostra città, ma anche perché svolge un’importante servizio sociale, diventando un centro di aggregazione per i ragazzi e togliendo talvolta alcuni di loro da situazioni pericolose, come l’uso di droghe o l’abuso di alcol. 

Iniziamo dai riconoscimenti che solo quest’anno, oltre al già citato oro, sono stati i seguenti: Leonardo Mariucci (classe 1994) – Campione Toscano K1, Riccardo Mariucci (classe 1987) – Campione Toscano di K1, Andrea Savo (classe 1983) – Vincitore Coppa Italia K1. Gli altri allievi agonisti sono: Stefano Oreti, Sergio Noferi, Lorenzo Rutigliano e Yassine Beddouch. Di Lo Guasto va invece detto che oltre ad essere medaglia d’oro, è anche Campione Toscano MMA, ed è passato nella categoria professionisti. A luglio ha partecipato ad un importante gala nazionale, il “Knockout In The Cage” di Roma, trasmesso da Rai Sport. «Siamo un gruppo unito» ci dice il maestro Bellassai «e Cristian è diventato un esempio per tutti, uno stimolo per migliorarsi». Lei ha anche allievi minorenni: cosa le dicono i genitori? «La maggior parte sono contenti che la mia palestra sia prima di tutto una scuola di vita, dove si impara la disciplina, a stare con gli altri e a rispettare tutti, di qualunque etnia siano. Pensi ad esempio, che qui non si accettano imprecazioni né dentro né fuori dal ring». La parola d’ordine è quindi passione per quello che si fa e per ciò che si vuole raggiungere, senza farsi scoraggiare dai sacrifici; il maestro Sebastiano Bellassai ne è un esempio lampante, dato che dopo aver lavorato tutto il giorno come operaio per Vannucci Piante, arrivato a sera, va dai suoi ragazzi; non a caso alcuni di loro lo considerano come “un altro babbo”.

La più bella soddisfazione? «Non solo i premi vinti che comunque sono importanti. Per me la più grossa soddisfazione è quando incontro per strada un mio allievo e lui mi abbraccia per salutarmi.» Chi vuole ringraziare? «Su tutti Luca Della Rosa, CT della nazionale italiana, e mio maestro;» conclude Sabastiano Bellassai «è grazie a lui se negli anni ho potuto ottenere ottimi risultati come istruttore».

Nella Foto: Sebastiano Bellassai (a sx) e Cristian Lo Guasto (a dx).

 

 

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