di Serena Michelozzi
giugno 2016
“Ascolta e lascia che la mente esplori”
Questo è il motto dei Moodwel, duo toscano formatosi nel Marzo 2015. Simone Allegri, di Quarrata, studia musica elettronica al Conservatorio Cherubini di Firenze, l’altro, suo cugino Tommaso, di Pistoia, suona in altri progetti musicali, sia con un gruppo che in solitaria. Come è nato il vostro duo? «I Moodwel nascono un pomeriggio chiacchierando seduti davanti ad un giradischi e ascoltando, da un computer, il materiale di uno dei due. Così decidemmo di provare ad unire le nostre diverse visioni musicali, spinti dalla curiosità di accomunare differenti generi di una stessa passione».
Il loro particolare suono si crea dall’unione delle “radici” elettroniche da una parte, e quelle ambient dall’altra. «La musica che creiamo unisce l’elettronica alla psichedelìa andando così a formare quelle che noi definiamo atmosfere sperimentali. L’unione proviene dalle esperienze elettroniche di uno e dal rock psichedelico dell’altro, dettate quindi dalla nostra formazione musicale». La loro passione li ha già portati ad auto produrre un po’ di materiale che fanno conoscere al pubblico nei loro live sets, e da tale materiale hanno anche estratto un Demo pubblicato circa un anno fa. «Non solo! Ci siamo esibiti in un locale a Firenze e ad Arezzo durante una mostra d’ arte, ad un festival a Quarrata la scorsa estate ed infine in alcuni locali di Pistoia». Hanno inoltre partecipato al bando regionale Toscana 100 Band arrivando 61esimi su 742 proposte.
Attualmente sono seguiti da un ufficio stampa con sede a Brescia e Berlino che si occupa della promozione su web, radio, stampa e tv a livello nazionale. Adesso a quale progetto state lavorando? «Abbiamo appena firmato un contratto con l’etichetta discografica “Toys for Kids Records”, con la quale stiamo sviluppando idee su una nostra prossima uscita che vedrà la luce a fine estate». Il suono dei Moodwel è molto particolare, ma basta ascoltare un loro demo, come ad esempio per capire chiaramente cosa cercano di comunicare al pubblico. E’ come se nella loro musica ci fosse qualcosa di magico, un autentico invito a viaggiare con la mente e a lasciarsi trasportare dall’atmosfera musicale che si crea all’interno di essa. «Il nostro scopo è infatti quello di trasportare l’esperienza sonora in differenti atmosfere fatte di espansioni spaziali e suoni minimali».
Seguiteli e provate ad immergervi nel loro universo sonoro!