di Daniela Gori
dicembre 2019
Innovazione tecnologica e buone pratiche: sono due degli aspetti che permettono agli istituti scolastici di offrire formazione di base di qualità, dotandosi da un lato, di strumenti e materiali per approcci didattici innovativi, dall’altro creando ambienti di apprendimento sereni e condivisi con le famiglie.
E’ sotto questi profilo che l’istituto comprensivo Mario Nannini di Vignole ha attivato da qualche tempo alcuni progetti, che lo rendono una realtà all’avanguardia nel mondo dell’istruzione del territorio. Uno di questi consiste nell’implementare l’attrezzatura tecnologica nelle aule e negli spazi comuni sia nella secondaria di primo grado che nei plessi della primaria. Anche recentemente grazie a un contributo della Fondazione Caript di circa 15mila euro tramite il bando “Scuola in movimento”, sono state acquistate nuove strumentazioni che permettono di migliorare la qualità della formazione e di strutturare gli ambienti per l’apprendimento. Le competenze digitali degli alunni sono quindi in continuo progresso, con i tre monitor touch da 75 pollici che sono stati assegnati a ogni plesso della primaria del comprensivo Nannini, delle elementari di Vignole, di Catena e di Valenzatico. Alla secondaria di primo grado invece sono state applicate in pressoché tutte le classi le nuove sound bar che permettono di migliorare l’ascolto quando vengono proiettati filmati e immagini dal computer durante le lezioni. «È bello poter aiutare i bambini e i ragazzi a volare sulle ali della fantasia, ma è anche fondamentale far loro conoscere la realtà che li circonda» ha osservato la maestra della primaria di Vignole Daniela Marino che, con il professor Stefano Lumini, condivide la funzione a scuola di gestire le nuove tecnologie «questo è stato possibile per la scuola Primaria, con il prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e in questo modo i docenti potranno offrire una didattica più interattiva e accattivante per gli studenti». Il monitor touch per i piccoli studenti della primaria «consente già un primo approccio che poi proseguirà da noi alle medie» ha spiegato Lumini «siamo convinti che questa sia una strumentazione molto efficace per migliorare la didattica e per far interagire più facilmente gli studenti con il computer. Il monitor touch adesso lo abbiamo collocato nell’aula dove i ragazzi fanno musica, perché la tecnologia dell’innovazione è utilissima anche in quell’ambito didattico».
Un altro progetto di notevole impatto sulla progettazione dei percorsi formativi è “T-Essere Relazioni”. Per una giornata tutto l’istituto comprensivo prende parte ad una mattinata di formazione su di una tematica specifica, a cui partecipano anche i genitori: si tratta di un giorno di stop didattico, ma di grande fermento, tramite la partecipazione a laboratori autogestiti da insegnanti, genitori o altri attori della comunità educante (ad esempio, educatori professionali), per condividere obiettivi e metodologie. “T-Essere Relazioni” è un progetto nato cinque anni fa, curato dalla dirigente scolastica Stella Niccolai e dall’insegnante Annalisa Fattori, con la supervisione scientifica del Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze, attraverso la Professoressa Enrica Ciucci e il dottor Andrea Baroncelli. Da quest’anno, nell’ambito di un processo più ampio di scambio di “buone pratiche pistoiesi” incentrate sulla cura del benessere e delle relazioni a scuola, sono invitati a partecipare anche i rappresentanti di altri istituti comprensivi della zona pistoiese, con cui l’istituto Mario Nannini è da anni in Rete per la realizzazione di percorsi di formazione e ricerca-azione (Rete di scuole pistoiesi per l’implementazione del Metodo MExTE, guidata dall’Istituto Raffaello di Pistoia).
