di Daniela Gori. Ph: Foto Olympia
marzo 2017
Dopo il convegno di due giorni che si è tenuto a villa La Magia qualche mese fa, sempre più c’è la consapevolezza della ricchezza che offre il territorio circostante, con il Montalbano che costituisce una vera e propria “Ecoregione”. Il convegno, dal titolo “Montalbano in transizione”, ha sviluppato vari temi, come informazione, progettazione e discussione per tutto quel che riguarda il Bio-Distretto del Montalbano; ha coinvolto vari enti sostenitori del progetto, a partire dalla Regione Toscana, le amministrazioni comunali, l’Università di Firenze.
Del Bio-Distretto, che attraversa le province di Prato, Pistoia e Firenze, fanno parte i dieci comuni del Montalbano che hanno firmato il protocollo d’intesa per un patto territoriale integrato: Carmignano, Cerreto Guidi, Lamporecchio, Larciano, Limite e Capraia, Monsummano, Poggio a Caiano, Quarrata, Serravalle e Vinci, oltre al presidente dell’associazione Vittorio Contini Bonaccossi, che è stato uno dei primi a sostenere e promuovere il progetto. Tutta l’area che riguarda il Montalbano è un territorio predisposto in modo genuino al biologico purché agricoltori, cittadini e amministratori pubblici, collaborino nel mantenere i presupposti che questo tipo di coltivazione richiede.
Per questo è stato siglato il patto che istituisce la gestione sostenibile delle risorse, secondo i principi dell’agricoltura biologica e dell’agroecologia. Lo stesso titolo del convegno, “Montalbano in transizione”, rispecchia il significato dell’inversione di tendenza, andando verso nuovi sistemi che rendano sostenibile una progettazione del territorio dove sia inclusa anche la comunità locale. A tale scopo, proprio per permettere soprattutto alle nuove generazioni di intervenire con metodo, è nata anche l’idea di istituire corsi universitari per conseguire la laurea triennale e magistrale in pianificazione della città e del territorio. Il Bio-Distretto è lo strumento per garantire lo sviluppo locale, la tutela dei prodotti tipici, il contrasto alla diffusione degli Ogm, il supporto all’innovazione e la lotta allo spopolamento.
L’obiettivo principale è perciò la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche, socio-economiche e rurali del territorio del Montalbano, caratterizzato da una produzione agricola d’eccellenza e di ancor più grandi potenzialità. Risorse queste su cui gli amministratori locali hanno convenuto di dover puntare, attraverso una strategia unitaria e omogenea, in un’ottica di sviluppo economico e quindi di produzione di ricchezza e lavoro.
Ma oltre all’università, sono molte altre le realtà interessate che devono contribuire alla riuscita del progetto, come le associazioni, i Gruppi di acquisto solidale, i comitati e le scuole con insegnanti, genitori e studenti. Proprio a favore degli studenti quarratini, l’associazione del Bio-Distretto ha recentemente offerto il suo contributo, dal momento che l’Amministrazione comunale di Quarrata ha firmato un accordo per il Progetto “Menù Biologico nelle mense scolastiche”. Il patto prevede che, per cucinare i piatti serviti agli scolari dalla mensa scolastica, vengano utilizzati prodotti biologici a Km zero, che siano stati coltivati in aziende agricole del territorio in accordo con i principi del Bio-Distretto.