di Marco Bagnoli
settembre 2010
Paola è una ragazza di trent’anni. Lei è di Quarrata, ma vive a Firenze. E’ laureata in legge e fa l’avvocato penalista. E’ adesso che viene il bello: Paola esce in questi giorni con un libro, il suo primo libro. S’intitola Rime Vaganti, sottotitolo In un cielo spezzato, bruciato, smarrito. Va orgogliosa del fatto di aver trovato un editore “vero”, nel senso che non si è dovuta rassegnare, come molti suoi colleghi di penna, a sobbarcarsi la spesa di una produzione di tasca propria: il suo manoscritto è pervenuto alla stampa solo tramite la selezione critica del suo editore, in questo caso Davide Zedda, di Cagliari. Bruciato spezzato, smarrito, eppure del tutto unitario e meditato, l’esordio su carta di Paola si articola in tre racconti, cominciando con Coriandoli e proseguendo con… ma sarà bene partire dal principio.
Quella della scrittura è una passione recente, un modo di trasferire altrove l’entusiasmo per il suo primo amore, la musica; e a chi non piace la musica?, direte voi. Ma Paola oltre ad ascoltarla, suonava anche la chitarra; oltretutto la chitarra elettrica – ebbene si cari vicini di casa, di quelle pesanti e cattive. Inoltre scriveva canzoni e cantava pure – e aveva una band tutta sua, con veri amici. Suonavano canzoni loro, si chiamavano Oltre e facevano rock di quello peso. La mamma di questo era contenta.
Da qualche anno Paola è presa dal lavoro, il bassista ha avuto un bimbo e così tutti a casa, festa finita. Peccato. Noi di Qua glielo abbiamo detto, il tempo di riordinare un poco le idee e questa band bisognerà rimetterla insieme. Chissà che non sia questo libro il momento chiarificatore da cui riprendere lo slancio. Magari anche la scrittura potrebbe essere una giusta via, in fondo si tratta pur sempre di parole e anche queste qua martellano spedite ad alta voce. Raccontano di persone che potreste conoscere e se ancora fate il tifo per Hetfield e Bon Scott magari parlano proprio di voi. Ci vediamo il 15 Ottobre alla Civetta, per la presentazione. Paola è una ragazza di trent’anni. Lei è di Quarrata, ma vive a Firenze. E’ laureata in legge e fa l’avvocato penalista. E’ adesso che viene il bello: Paola esce in questi giorni con un libro, il suo primo libro. S’intitola Rime Vaganti, sottotitolo In un cielo spezzato, bruciato, smarrito. Va orgogliosa del fatto di aver trovato un editore “vero”, nel senso che non si è dovuta rassegnare, come molti suoi colleghi di penna, a sobbarcarsi la spesa di una produzione di tasca propria: il suo manoscritto è pervenuto alla stampa solo tramite la selezione critica del suo editore, in questo caso Davide Zedda, di Cagliari. Bruciato spezzato, smarrito, eppure del tutto unitario e meditato, l’esordio su carta di Paola si articola in tre racconti, cominciando con Coriandoli e proseguendo con… ma sarà bene partire dal principio.
Quella della scrittura è una passione recente, un modo di trasferire altrove l’entusiasmo per il suo primo amore, la musica; e a chi non piace la musica?, direte voi. Ma Paola oltre ad ascoltarla, suonava anche la chitarra; oltretutto la chitarra elettrica – ebbene si cari vicini di casa, di quelle pesanti e cattive. Inoltre scriveva canzoni e cantava pure – e aveva una band tutta sua, con veri amici. Suonavano canzoni loro, si chiamavano Oltre e facevano rock di quello peso. La mamma di questo era contenta. Da qualche anno Paola è presa dal lavoro, il bassista ha avuto un bimbo e così tutti a casa, festa finita. Peccato. Noi di Qua glielo abbiamo detto, il tempo di riordinare un poco le idee e questa band bisognerà rimetterla insieme. Chissà che non sia questo libro il momento chiarificatore da cui riprendere lo slancio. Magari anche la scrittura potrebbe essere una giusta via, in fondo si tratta pur sempre di parole e anche queste qua martellano spedite ad alta voce. Raccontano di persone che potreste conoscere e se ancora fate il tifo per Hetfield e Bon Scott magari parlano proprio di voi.